Roma, Sveva Belviso nuovo vicesindaco
Alemanno: stiamo salvando la città

Belviso, Alemanno e Sensi in Campidoglio
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Martedì 19 Luglio 2011, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 00:22
ROMA - Il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato la sua giunta numero tre in una conferenza stampa nella sedel del Pdl con il segretario Angelino Alfano: il vicesindaco sar una donna, Sveva Belviso, al posto di Mauro Cutrufo, che passa a un ruolo nel Pdl.



«Dopo la sentenza del Tar era necessario fare entrare una donna - ha detto Alemanno - dunque entra Rosella Sensi e Sveva Belviso diventa vicesindaco, per questo è stato necessario ridisegnare la squadra e Mauro Cutrufo, ex vicesindaco, ha accettato di uscire e avere un ruolo di contributo a Roma fungendo da raccordo a livello nazionale. Con il ruolo assunto da Cutrufo siamo più rappresentati nel Pdl nazionale e a livello parlamentare per risolvere i tanti problemi di carattere nazionale che esistono nella nostra città». Alemanno ha ringraziato Alfano perchè la scelta compiuta risponde «a una necessità assoluta: rafforzare il rapporto tra politica nazionale e città di Roma, soprattutto in questa fase di completamento della riforma di Roma capitale. E di estrema importanza il confronto tra la dimensione locale e nazionale».



«Un impegno affinchè nel nuovo statuto di Roma Capitale ci sia una definizione delle pari opportunità in tutti i settori - ha detto il sindaco - Se in Assemblea capitolina ci saranno più donne sarà più facile averle anche in Giunta». Le parole del sindaco arrivano in risposta a chi gli chiedeva se temesse un nuovo ricorso al Tar. Per Alemanno è «strumentale e polemico qualunque altro ricorso perchè se non si è fatto finora con due donne in Giunta sarebbe strumentale farlo adesso. E poi il Pd esprime una sola donna in Assemblea capitolina: quindi sarebbe fuori luogo se ci facesse scuola di morale». Infine, Alemanno ha ribadito di ritenere la sentenza del Tar «non condivisibile. Ma non presenteremo ricorso».



«Oggi il Pdl romano è più unito rispetto a qualche settimana fa - ha detto Alemanno - Dopo l'ultima tornata di elezioni amministrative sostanzialmente sono rimasto uno degli ultimi sindaci di centrodestra nelle aree metropolitane, questo consegna a Roma un'importanza particolare».



«Il sindaco Alemanno ha proceduto a un'innovazione nella sua Giunta è in base a questo ho chiesto al senatore Cutrufo di rivestire un importante incarico nel partito di responsabile enti locali, insieme al senatore Nania e all'onorevole Valducci, ma con specifica delega a Roma capitale», ha detto per parte sua Angelino Alfano, sottolineando che l'incarico affidato a Cutrufo «gli è stato conferito con il consenso unanime di tutti e da oggi può partire una nuova fase sia per Roma che per il nuovo compito assegnato» nel Pdl al senatore, che sarà coinvolto «anche in organismi di partito più ampi» che saranno operativi da settembre. A chi gli chiedeva conto delle tensioni emerse in questi giorni nel Pdl romano, Alfano ha risposto: «Se fossimo andati d'amore e d'accordo si sarebbe scritto che siamo una caserma. Visto che si esprimono delle sensibilità differenti, si scrive che c'è il caos. Ma che si discuta e alla fine si decida vuol dire che abbiamo centrato l'obiettivo, cioè un partito che al suo interno discute le decisioni e poi decide insieme». Quanto al sostegno del Pdl alla giunta Alemanno, Alfano ha assicurato: «Faremo tutto ciò che è necessario per la città e per assicurare al sindaco Alemanno il proseguimento in quel buon governo nel quale si è distinto».



Il senatore Cutrufo si dice felicissimo della decisione assunta. «Il sindaco ed io - racconta - a dispetto di quanto si è scritto, l'avevamo già concordato da venerdì scorso». Cutrufo spiega che è stata «concordata una strategia», che lo ha portato ad assumere nel partito una delega agli enti locali e alla capitale, «perchè c'è bisogno che i gruppi parlamentari e il Pdl diano un sostegno reale affinchè la grande riforma di Roma Capitale si compia nel suo insieme. Sono felicissimo di questo nuovo ruolo perchè dentro un progetto di attenzione alle peculiarità della capitale c'è la salvezza di Roma».



Sarà inserita nel secondo decreto su Roma Capitale la norma, già stralciata dal Milleproroghe, che porta da 12 a 15 gli assessori del Campidoglio, ha annunciato lo stesso Cutrufo. «Roma non è un semplice Comune, ma è una città che per il suo peso deve avere una legittimazione che tenga conto della sua particolarità», ha sottolineato Cutrufo e si è impegnato a portare avanti nel partito e in Parlamento l'iter di approvazione del decreto che definirà i poteri di Roma Capitale, all'interno del quale sarà inserità anche la disposizione che aumenterà il numero dei componenti della giunta, «senza nessun aggravio di spesa».



«Ho firmato l'ordinanza di assegnazione delle deleghe e costituito la nuova Giunta», ha detto poi Alemanno in una conferenza stampa in Campidoglio. Il sindaco si è presentato seduto tra i suoi 12 assessori, con ai suoi lati le due donne che compongono da oggi la presenza femminile in Giunta: Sveva Belviso, vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e di promozione della salute, e Rosella Sensi, alla Promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale. Gli altri assessori mantengono le loro deleghe.



«Stiamo salvando Roma», ha aggiunto Alemanno, illustrando sei punti prioritari. Prima di tutto, la garanzia di un equilibrio di bilancio e il risanamento del debito ereditato perchè «è un'operazione che non è ancora terminata». Seconda priorità il completamento della trasformazione del Comune in Roma Capitale «sul quale si impegnerà anche il senatore Cutrufo e entro novembre avremo pronto il II decreto legislativo». Inoltre bisogna fronteggiare «le emergenze sociali e sostenere il reddito delle famiglie attraverso un piano globale, realizzare un piano biennale straordinario per la manutenzione stradale, il decoro, l'emergenza traffico e le periferie, arrivare al terzo patto per Roma sicura e, infine, promuovere lo sviluppo di Roma Capitale anche in vista della candidatura ai giochi olimpici 2020».



Nel 2013 mi ricandido con una donna. «Era mio intendimento anche nel 2008 fare ticket con una donna, Cutrufo questo lo sa, ma non è mai il candidato sindaco a decidere da solo. Ma è giusto, ed è mia intenzione, ricandidarmi nel 2013 insieme con una donna - annuncia Alemanno - Al momento della mia prossima candidatura metterò nel mio mandato politico e nel programma elettorale le quote rosa. I due nuovi sindaci Pisapia e De Magistris hanno fatto scelte coraggiose sulle donne in giunta, ma perchè appena eletti e su mandato politico preciso. Quanto fatto da loro sarà fatto anche da me nel 2013, ma è difficile fare un cambiamento in corsa».



«Alemanno ha perso i Sensi», «Basta rimpasti: nuovo sindaco», «Rimpasti di Alemanno: dalla polenta alla giunta», «Giunta con Sensi, ma senza consensi», «Rimpasti giunta, cambiamo cuoco». Sono alcuni dei cartelli esposti in aula Giulio Cesare, dall'opposizione in polemica contro la formazione della nuova giunta comunale. I cartelli hanno strappato un sorriso anche al sindaco Gianni Alemanno.



Il Pd: pronti a nuovo ricorso. «Con questa terza giunta Alemanno dimostra ancora una volta di voler perseverare nei suoi errori e di voler proseguire a ingannare le leggi e i cittadini di Roma. Alemanno si ritroverà presto sul tavolo un nuovo ricorso nel quale saranno inclusi anche gli incarichi dirigenziali esterni che risultano fortemente sproporzionati - dice Monica Cirinnà (Pd), presidente della Commissione delle Elette del Comune di Roma e già una delle firmatarie del primo ricorso al Tar che ha portato all'azzeramento della giunta Alemanno - Il sindaco non solo si fa dettare i nomi della sua squadra di governo dai coordinatori del Pdl, un partito allo sbando che lo comanda a bacchetta, ma non si prende nemmeno la briga di andare a leggere attentamente, dopo una sentenza che ha annullato la sua giunta, l'articolo 5 dello Statuto del Comune. Se lo avesse letto, avrebbe capito che non basta affidare l'incarico politico ad una donna per creare parità di genere, ma è determinante ai fini normativi la presenza fisica: si parla infatti di “equilibrata presenza di uomini e di donne”, e il sindaco è tenuto, secondo l'art. 5 comma 3, ad assicurare “una presenza equilibrata di uomini e di donne, motivando le scelte operate con specifico riferimento al principio di pari opportunità”. L'ingresso di una sola donna in giunta dunque non basta a rispettare lo Statuto, anche se con la nomina a vicesindaco, e In autunno l'Assemblea capitolina dovrà discutere del nuovo Statuto di Roma. La mia proposta, già pronta e che spero venga condivisa da tutti, introduce su ogni nomina, da quella della giunta fino ai cda delle aziende, una rappresentanza paritaria tra uomini e donne del 50%».



«Non si era mai visto un sindaco che presenta la sua giunta nella sede del suo partito, e non nella sede del Comune, e insieme al segretario del partito stesso - aveva attaccato in precedenza il segretario del Pd romano, Marco Miccoli - Purtroppo questo avverrà a Roma: quando Alemanno questa mattina farà conoscere a tutti la sua terza giunta alla presenza di Alfano e dell'assessore bocciato Cutrufo, ma ripescato con un incarico nel Pdl da Alfano stesso. Alemanno è di fatto commissariato, ma ciò che è più grave è che Roma con lui sta tornando indietro di 20 anni, quando erano le segreterie dei partiti e i capi-corrente a decidere gli atti del sindaco. Speriamo che Alemanno, il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto, cambi idea e presenti la sua giunta in Campidoglio e non nella sede del Pdl. La giunta di Roma appartiene a tutti i romani e non solo a quelli, anche se sono rimasti in pochi, che votano per il Pdl».



Sel, con il consigliere Gemma Azuni, parla di «un vero e proprio affronto ai cittadini romani e ai loro rappresentanti. Sappiamo da tempo come il commissariamento di Roma da parte degli organi di Governo sia stata arma fondamentale per la sopravvivenza di Alemanno, consentita da una gestione commissariale (avviata da decreti governativi che addirittura hanno sospeso norme di legge solo per Roma) per un piano di rientro di cui, dopo mesi, ancora non si sa nulla, neanche tramite risposta ad interrogazioni da tempo presentate. Ma che si arrivasse a conferenze stampa di partito per annunciare il varo della nuova Giunta Capitolina era inimmaginabile. Mi auguro vivamente che i rumors di queste ora possano essere smentiti, per rispetto deii luoghi istituzionali e dei cittadini romani».



I Verdi: città umiliata. «L'eterodirezione di Alemanno ora si trasforma in un'umiliazione a tutta la città che si svolgerà a via dell'Umiltà sede della Pdl e da oggi vera sede del Governo capitolino - dice il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio - Una presentazione davvero originale e inedita quella che il sindaco metterà in scena questa mattina dove con una sede di partito si sostituisce quella istituzionale e un atto della vita pubblica della Capitale viene commissariato dal segretario nazionale della Pdl Angelino Alfano. È evidente che Alemanno da solo non riesce a tenere unita la sua Giunta e ha bisogno di un 'commissariò per tenere a bada le correnti, e gli appetiti, interni al centrodestra. Siamo alla farsa da fine impero se non fosse che con quest'inettitudine politico amministrativa ci andranno di mezzo i cittadini romani che vedranno diminuire servizi essenziali a causa della guerra tra bande interna al centrodestra. Una simile giunta non ha ragione di esistere e l'unica cosa che può fare è quella di dimettersi per restituire la sovranità ai cittadini di Roma».
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