Roma, ponte Matteotti sfregiato dai writers

Roma, ponte Matteotti sfregiato dai writers
di Raffaele Nappi
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Martedì 20 Dicembre 2016, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 20:11

Uno sfregio all’architettura e alla storia. Lo spray delle bombolette non ha risparmiato Ponte Matteotti, che collega il lungotevere Arnaldo da Brescia a piazza delle Cinque Giornate, a Roma. Firme, simboli e scritte in stile writers sono apparse sullo storico ponte che fa da tramite tra il rione Prati a quello Flaminio, lungo 138 metri e con tre arcate in muratura.



Lo sfregio, ad opera forse di writers, ha colpito entrambi i lati del ponte, con firme e messaggi in codice del colore nero e azzurro. Il ponte, già chiamato 'del Littorio', in onore al regime fascista, ha visto cambiare il suo nome nel giugno del 1945, quando la Giunta comunale, su proposta della Commissione consultiva toponomastica, decise di modificarlo e di intitolarlo a Giacomo Matteotti, il deputato socialista rapito proprio nelle vicinanze. Anche lì, presso lo Scalo De Pinedo, il punto esatto in cui Matteotti fu rapito, il degrado regna sovrano. Il monumento a lui dedicato, così come la targa commemorativa in marmo con la celebre frase 'ucciderete me, ma non ucciderete la mia idea', è circondata da bottiglie vuote, cartacce, rifiuti. 

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