Roma, Prati Fiscali senza respiro per i rifiuti: una discarica a cielo aperto

Favela a Prati Fiscali
di Elena Panarella
3 Minuti di Lettura
Martedì 10 Dicembre 2013, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 14:01
Le immagini parlano chiaro. L’area verde tra via dei Prati Fiscali e via Val d’Ala avvelenata. A lanciare l’allarme sono i residenti: dalle loro finestre lo spettacolo è disarmante. E così negli ultimi mesi si è formata una gigantesca discarica a cielo aperto. Fusti, lavatrici, pezzi di computer, scheletri di motorino, immondizia. E tanti fili elettrici bruciati.



Persino un salotto in bella mostra tra gli alberi. E, come se non bastasse, la sera la zona diventa il quartier generale dei cacciatori di rame che rubano i cavi per poi bruciarli e recuperare il metallo rosso per rivenderlo. Insomma, la solita storia. La plastica in fiamme crea una nube tossica che scende a valle, minacciando le abitazioni. I residenti adesso hanno paura per la propria salute. Le piogge della scorsa settimana hanno tirato giù alcune baracche e disperso una mole di immondizia mai vista prima, in quella zona. «L’aria è irrespirabile», si sfoga Sergio Pinna che abita davanti alla discarica (ben nascosta da una montagnetta di terra). «Qui c’è qualcuno che ha responsabilità penali e bisogna trovare i colpevoli - aggiunge - Subito, però, è necessaria una bonifica dell’intera area pensando a soluzioni definitive contro lo stato di abbandono dei luoghi». Intanto a pochi metri da via Val d’Ala direzione stazione Nomentana un gruppo di uomini, donne e bambini, sono intenti a dar fuoco ad un cumulo di copertoni. Controllano le fiamme, respirano le esalazioni nocive di quel piccolo rogo che serve ad estrarre ferro e rame dai vecchi tubi elettrici e dalle scatole dei televisori. Accanto, c’è la ferrovia. Chi sa, racconta che quelli al lavoro sono i rom delle baraccopoli sorte all’interno del Pratone delle Valli, prendono 20 euro per ogni quintale di materiale bruciato. Una filiera: qualcuno scarica rifiuti di ogni genere, anche pericolosi, le famiglie rom si mettono al lavoro, guadagnano un po’ di soldi e di prezioso rame da rivendere al mercato nero. E la discarica cresce.



Il sopralluogo Tonnellate di rifiuti, un’emergenza sanitaria da brividi e la necessità di una bonifica. E’ questo quello che è emerso dal sopralluogo, ieri mattina, di Cristiano Bonelli, consigliere del Nuovo centrodestra e Francesco Filini capogruppo di Fratelli d’Italia del III Municipio: «Da oltre 4 mesi - sottolineano - monitoriamo e verifichiamo la situazione nelle aree ormai diventate di proprietà di abusivi, senza tetto e rom, documentando con foto il degrado e lo stato in cui centinaia di persone, minori compresi, vivono. Alle nostre continue e pressanti richieste di sgomberi inoltrate al Comune e al Municipio ci è stato risposto che gli sgomberi sono inutili e costosi. In soli sei mesi sono riusciti a trasformare il quadrante Montesacro-Conca d’Oro in quartieri degrado. In queste ultime settimane poi, nubi di fumo perseguitano i residenti di Val d’Ala, Conca d’Oro. Dei quartiere Serpentara e Cinquina. Insomma, anche in questo municipio abbiamo la “terra dei fuochi”. Ora aspettiamo verifiche dall’Arpa, abbiamo inviato una nota dettagliata».



Rogo al Foro Italico In fiamme ieri mattina alcune baracche del campo nomadi di via del Foro Italico. Poco prima delle 9 sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio. Non ci sono stati feriti. Molti automobilisti che percorrevano la tangenziale est hanno intasato i centralini delle forze dell’ordine per segnalare l’incendio da cui si è sprigionata una colonna di fumo che ha invaso parte della carreggiata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA