Omicidio a Roma. Ha fracassato la testa della sua compagna colpendola varie volte mentre lei era nel letto, forse mentre dormiva. Poi è uscito di casa, un palazzo signorile a pochi metri da piazza di Spagna dove vivevano insieme, ed è andato nella caserma dei carabinieri più vicina: «Correte, ho ucciso la mia fidanzata».
Sono le 5.45 quando i carabinieri della compagnia Roma centro si trovano davanti alla tremenda confessione. Nella casa indicata dall'uomo, in vicolo del Babuino 7, la scena che si trovano davanti è davvero agghiacciante: la donna Michela Di Pompeo, 47 anni, insegnante di italiano alla scuola germanica di Roma, è riversa sul letto in un lago di sangue: ha il cranio fracassato.
L'uomo Francesco Carrieri, 55 anni, dirigente del Banco Popolare, viveva con lei da tempo. I due erano in affitto. I vicini raccontano di averli sentiti spesso litigare e urlare in casa. Entrambi avevano figli da precedenti matrimoni. L'uomo è stato ascoltato dal magistrato e ha confessato di averla uccisa per gelosia: lei voleva lasciarlo, negli ultimi tempi il rapporto non andava più e lui era entrato in depressione. Ancora non è chiaro come sia avvenuto il delitto: se l'uomo l'abbia colpita con un peso da palestra mentre dormiva o al culmine dell'ennesimo litigio.
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