Da Trevi a Monti fino a Testaccio: appartamenti a 100 euro al mese

di Simone canettieri
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Domenica 22 Aprile 2018, 09:40
Appartamenti, anche in zone di pregio, a cento euro al mese. Sono tutti immobili del Comune di Roma, che negli anni non ha mai avuto una gestione razionale e consapevole del proprio immenso patrimonio, aprendo la strada a sprechi, privilegi, illegalità. In questo caso sono 900 gli immobili nel mirino, tutti collegati a scuole, parchi e ville storiche, assegnati ai custodi. Il principio iniziale era solido: chi si occupa della custodia di una scuola comunale ha diritto anche all'alloggio, pagando un canone di locazione di favore.

RADICI
Ma nel tempo la situazione è sfuggita di mano, molti dei custodi sono andati in pensione, in diversi casi proprio è scomparsa la loro figura professionale, ma non hanno abbandonato le case. E' un ginepraio, perché in Comune non sanno nel dettaglio chi abiti realmente questi appartamenti, una delibera del 2012 imponeva di liberare le abitazioni entro tre anni, ma l'applicazione pratica non c'è mai stata e non può essere neppure escluso che qualcuno abbia perfino ceduto in cambio di denaro l'appartamento.

C'è una lista che circola tra gli addetti ai lavori, in cui si elencano quali degli immobili di pregio nel I e nel II Municipio, vale a dire nelle zone centrali della città, vadano catalogati con un punto interrogativo, perché non si sa chi stia abitando in questi immobili. Esempi: nella zona della Farnesina vi sono alcune abitazioni teoricamente di servizio su cui non vi sono notizie, lo stesso vale a San Saba e Trastevere.

INCERTEZZA
Potrebbero essere vuote o assegnate ad associazioni, ma non vi sono certezze. Altri casi, alla voce «abitazioni di servizio», riguardano quartieri centrali come l'Esquilino, Lungotevere Tor di Nona, Rione Trevi, Testaccio, via Veneto, via Giulia. Si ipotizza che, a fronte di chi comunque ha maturato un diritto per abitare in questi immobili (magari con un adeguamento del canone e una regolarizzazione della posizione) vi sia almeno un terzo degli inquilini che non ha proprio titolo per vivere in una casa del Comune di Roma, a cento euro al mese.
Restando nei due municipi più centrali della città, il I e il II, in totale gli immobili comunali collegati a scuola, parchi e ville storiche perché destinati ad ospitare (originariamente) i custodi, sono 220.

PREGIO
Tenendo conto che siamo in zone di pregio, con un valore immobiliari assai significativo, è evidente che non avere portato ordine nella gestione di questo patrimonio negli anni, rappresenti per le casse di Roma Capitale un danno economico di vaste proporzioni. D'altra parte che la gestione degli immobili comunali sia un nervo scoperto per Roma, lo dimostra anche lo scandalo delle case occupate abusivamente su cui, nei mesi scorsi, era intervenuta anche la sindaca Virginia Raggi e sul quale aveva tentato di fare luce il commissario Tronca. La sindaca ha spiegato che solo nel I Municipio c'erano 199 abitazioni del Comune occupate da persone con redditi molto alti, ma che pagavano canoni di locazioni risibili.
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