Davanti ai giudici della Corte d'Assise d'Appello è però caduta l'aggravante d'aver agito per scopo di terrorismo. Di conseguenza per Gianluca Iacovacci la condanna a 6 anni inflitta in primo grado è stata ridotta di 3 anni mentre quella di Antonio Antonacci è stata ridotta da 3 anni e 8 mesi a 1 anno e 8 mesi, che è stato già espiato.
Perciò la Corte presieduta da Mario Lucio D'Andria ha disposto la scarcerazione dell'imputato. Le accuse contestate erano quelle di associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale. Ad essere presi di mira sedi dell'Eni e dell'Enel e filiali di banche. Gli attentati provocarono soltanto danni materiali.
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