Ora è arrivata in consiglio regionale l’approvazione della legge 76, proposta dall’assessore all’Urbanistica, Michele Civita, che applica questi correttivi. In aula in 27 hanno detto sì, 16 i contrari. Cosa cambia? In sintesi: sono state abrogati i passaggi del piano casa sulle deroghe alle norme urbanistiche per la realizzazione di impianti sciistici; esclusi dagli interventi previsti dal piano casa gli edifici situati in aree naturali protette (salvo alcune eccezioni grazie all’approvazione di un emendamento proposto da Pietro Sbardella del gruppo Misto); per quanto riguarda i programma integrati di recupero, per le aree costiere, i premi di cubatura sono del 150 per cento (la proposta iniziale era del 100, l’innalzamento è stato determinato sempre da un emendamento di Sbardella). Accolta la proposta di Storace (La Destra) di consentire il ricorso al mutuo sociale negli interventi di residenziale sociale.
LA DISCUSSIONE
Ha commentato su Twitter il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Grazie a consiglio per l’approvazione della legge sulle modifiche del piano casa. Superati conflitti con Mibact». A settembre poi si discuterà della legge 75, che è una modifica più corposa del piano casa e che, secondo Civita, offrirà procedure più semplici e il sostegno a progetti di rigenerazione e riqualificazione per il recupero della città esistente, nonché opportunità di affitto a prezzi calmierati. Critico dalla minoranza Di Paolo (Ncd): «Dalla giunta emerge sudditanza nei confronti del Mibact».
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