Danneggiato monumento a Pasolini, Giachetti: «Potete distruggere una lapide, ma non cancellare la storia»

Danneggiato monumento a Pasolini, Giachetti: «Potete distruggere una lapide, ma non cancellare la storia»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 31 Marzo 2016, 19:54
Dopo che il monumento dedicato a Pierpaolo Pasolini all'Idroscalo di Ostia è stato danneggiato, sono in molti i personaggi della politica romana che hanno voluto esprimere il loro sdegno per quanto accaduto.

«Potete distruggere la sua lapide, ma non riuscirete mai a cancellare la storia straordinaria di un grande intellettuale italiano. #Pasolini
», ha scritto Roberto Giachetti, candidato a sindaco di Roma, su Twitter.

Un altro candidato sindaco di Roma, Stefano Fassina, ha invece detto: «Le frasi ingiuriose contro Pasolini e il danno inferto al monumento a lui dedicato rappresentano un atto barbaro che offende la memoria di uno dei più grandi intellettuali del Novecento nonchè dell'intera città di Roma. Pasolini, infatti, è un patrimonio prezioso per Roma. La sua visione della capitale e delle sue trasformazioni è ancora oggi per noi fonte di ispirazione e di conoscenza. Condanniamo questo vile e ignobile gesto e continueremo a ricordare e a rendere omaggio a Pasolini in tutti i modi possibili contro ogni forma di intolleranza e fascismo».

«Lo sfregio alla stele in onore di Pier Paolo Pasolini è un'offesa a un genio del Paese che ha contribuito a fare apprezzare in tutto il mondo l'arte italiana. È un insulto a tutti i romani e a tutti gli italiani. Auspichiamo che questa vergogna possa essere subito cancellata e ripristinato il monumento a uno dei più grandi interpreti della nostra cultura. Ci auguriamo, inoltre, che le forze dell'ordine assicurino alla giustizia i responsabili di questo gesto», ha dichiarato in una nota Alessandro Onorato, coordinatore della Lista Marchini.

«Quanto accaduto allo stele dell'Idroscalo che ricorda il brutale omicidio di Pier Paolo Pasolini è tipico di una violenza di sapore reazionario e fascista. È la stessa matrice dell'assassinio di quel 2 novembre del '75.
Allora come oggi l'obiettivo è quello di colpire, offendere, mettere a tacere intelligenza, sensibilità, poesia, uno sguardo curioso e lungo sulla società. Questa barbarie non può passare sotto silenzio. Mi auguro che tutte le forze democratiche e civili trovino le parole giuste per condannare questo atto e si impegnino per far luce sui misteri che ancora avvolgono l'assassinio di Pier Paolo Pasolini», ha detto in una nota Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.


«Questa notte un gruppo di criminali, teppisti e infami hanno vandalizzato all'idroscalo di Ostia il giardino dedicato a Pier Paolo Pasolini dove è custodita la scultura nel luogo in cui nel 1975 fu assassinato Pasolini. Un gruppo di criminali che si sono firmati Militia hanno offeso e brutalizzato la memoria di Pasolini con scritte ingiuriose», ha invece affermato Angelo Bonelli dei Verdi, chiedendo al questore di Roma «di attivarsi per consegnare alla giustizia questi teppisti a cui dedico tutto il mio disgusto».


Fra le prime dichiarazioni ad arrivare, c'è stata quella del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «Pasolini grande italiano e grande intellettuale. Chi ha danneggiato suo monumento a Ostia è un vigliacco. Pronti a sostenere ripristino opera».


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA