Roma, «Vi sparo in testa»: preso il re dei parcheggiatori abusivi

Roma, «Vi sparo in testa»: preso il re dei parcheggiatori abusivi
di Marco Carta
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 08:20

«Prendo la pistola e ve la scarico in testa». Prima la richiesta illegittima di denaro per il parcheggio. Poi le minacce di morte in caso di diniego. Così Michele G. nel corso del tempo si era ritagliato il suo piccolo regno in piazza Benedetto Cairoli, a pochi passi da Largo Arenula e dai palazzi della politica. Terrorizzando gli automobilisti, pronti a cedere al ricatto e ad elargire qualche euro, anche per la paura di ritrovarsi con la macchina danneggiata. Il parcheggiatore abusivo, noto alle forze dell'ordine, pensava di averla fatta franca anche lunedì sera. Ma il netto rifiuto di un automobilista che aveva appena collocato in sosta la sua auto, un cameraman di un service che lavora per conto della Rai, ha mandato in frantumi il suo business criminale. E per il posteggiatore, invece dell'obolo riscosso illegalmente attraverso le minacce, sono arrivate le manette.

L'AGGRESSIONE
«Se vuoi parcheggiare qui devi pagare». Come ogni volta Michele si era avvicinato al suo «cliente» in maniera decisa, fermandolo mentre si allontanava dal parcheggio dopo aver chiuso la sua auto. Sul momento il cameraman, in zona per effettuare alcuni servizi giornalistici sulla situazione politica, cerca di soprassedere per evitare problemi. Poi, quando le minacce diventano sempre più esplicite, «dammi i soldi o ti spacco la bottiglia in faccia», decide di avvisare le forze dell'ordine con il suo telefono, scatenando ancora di più l'ira del parcheggiatore abusivo: «Infame hai chiamato la polizia». All'arrivo degli agenti del commissariato Trevi -Campo Marzio, il 47enne, invece di calmarsi, alza ancora di più il tiro, aggredendo uno dei poliziotti, che riporta 4 giorni di prognosi per una contusione al gomito sinistro, e minacciando gli altri di morte: «Prendo una nove e ventuno (una pistola ndr) e ve la scarico in testa. Vi metto una bomba in commissariato e saltate tutti in aria». Arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ieri mattina l'uomo, con precedenti specifici, nel corso della convalida d'arresto a piazzale Clodio, ha negato ogni addebito: «Non ho mai detto nulla di simile». La sua versione, però, è stata ritenuta poco credibile dal giudice monocratico che per il posteggiatore abusivo ha disposto l'obbligo di firma quotidiano in attesa del processo. Per il reato di tentata estorsione, invece, il 47enne è stato denunciato a piede libero.
 

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