Roma, bullismo a scuola: bimbo di sei anni costretto a bere l'acqua del water

Roma, bullismo a scuola: bimbo di sei anni costretto a bere l'acqua del water
2 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Giugno 2016, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 08:36
Bulli a scuola, scatta l'indagine. L'Ufficio scolastico regionale vuole saperne di più sulla storia della bambina di undici anni che rubava soldi ai genitori per darli ai compagni che la minacciavano e le mettevano paura. Duecento euro spariti a casa e finiti nelle mani di un paio di ragazzetti prepotenti. È successo in un istituto comprensivo di Monteverde Vecchio qualche mese fa e ancora se ne parla: il padre di Sofia (la chiameremo così) si è battuto perché la vicenda non fosse velocemente archiviata, non soddisfatto delle risposte fornite dalla dirigente ha chiesto l'intervento dell'ufficio regionale che adesso si è fatto sentire.Un caso, quello di Sofia, che ha suscitato molte reazioni nella scuola. Per discutere di bullismo e sollecitare un'azione più incisiva da parte della dirigenza, un gruppo di genitori si è riunito a Villa Sciarra. Si doveva parlare della storia di Sofia, altre ne sono venute fuori. Una mamma ha raccontato le violenze subite dal figlio di sei anni quando frequentava la prima elementare in quello stesso istituto. «Aveva dei problemi di linguaggio, parlava con qualche difficoltà e alcuni compagni un poco più grandi l'avevano preso di mira. In bagno una volta gli hanno spinto la testa nel water costringendolo a bere l'acqua». Il bambino per paura e per vergogna a casa non ne ha parlato, sono stati gli altri a raccontarlo per prenderlo ancora una volta in giro. «Massimo (non è questo il suo nome) beve l'acqua del bagno». «Non sono io che la bevo, sono loro che mi costringono», è finalmente sbottato il bambino. La madre non ha presentato denuncia e ha subito trasferito il figlio in un'altra scuola. Il caso di bullismo risale allo scorso anno, solo adesso in occasione dell'incontro a Villa Sciarra la mamma ne ha parlato davanti a tutti.
 
LA BUSTA
I genitori in quell'occasione hanno chiesto che la scuola adotti un protocollo antibullismo. «Dopo quello che mia figlia ha passato - racconta il papà di Sofia - a scuola è circolata anche una lettera molto offensiva nei suoi confronti». L'Ufficio scolastico regionale interverrà per chiarire a che titolo la scuola ha restituito poco più di un mese fa alla famiglia della bambina i 220 euro sottratti dalla bambina a casa.