Mafia Capitale, Buzzi ai suoi: «Ruotolo è 'ndrangheta, anche Carminati gli porta rispetto»

Mafia Capitale, Buzzi ai suoi: «Ruotolo è 'ndrangheta, anche Carminati gli porta rispetto»
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 16:06
«Questi io li faccio sognare!». Lo diceva Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati, parlando degli uomini vicini alle cosche della 'ndrangheta coinvolti a Roma negli affari delle sue cooperative.

Non si può fare. «Eh...questo non lo puoi fare con Vito (Marchetto, ndr), diventa una frattura Giovanni - dice Buzzi a Giovanni Campennì, ritenuto uomo della 'ndrangheta imprenditoriale a Roma, entrato in contrasto con gli altri presunti uomini d'onore -. Perchè tu gli hai levato il sogno a questi. Tu gli hai levato il sogno... Eh sì! Questi io li faccio sognare. Tu gli hai levato il sogno».



Ma Buzzi è altrettanto chiaro con i "suoi". Rocco Rotolo è un uomo a cui bisogna portare rispetto, al quale bisogna parlare «con i dovuti modi». Parola di Salvatore Buzzi che, in un'intercettazione contenuta nell'ordinanza del gip, bacchetta il suo sodale Guido Colantuono, reo di aver rimproverato il calabrese Rotolo per alcuni problemi con le attività della Cooperativa 29 giugno, fino a dirgli «tu sei un soldato... ubbidisci».



Spessore criminale. Buzzi interviene duramente con Colantuono per ricordargli lo spessore criminale di Rotolo, legato al clan dei Piromalli. «Quello è un 'ndrangheta.. affiliato.. se tu gli dici sei un mio soldato... lui il generale l'ha... il generale non ce l'ha qui a Roma.. se offende.. non so se me capisci...».



Il rispetto. Ma davanti alle giustificazioni dell'interlocutore («è vero che lui è quello che è..
ma deve avere lo stesso rispetto che io porto a lui»), il presidente della '29 giugnò è ancora più netto, arrivando a citare come esempio Massimo Carminati. «Gli parli con i dovuti modi hai visto pure Massimo che è Massimo... gli parli tranquillo..!», dice Buzzi. «Non puoi dire al Calabrese affiliato alla 'ndrangheta sugnu soldato... è un offesa gravissima... Se tu ci hai dei problemi con questo... tu me chiami a me e ci parlo io..» poiché: «loro sanno come devono fa, quali so i limiti, non si devono allargà... però pure te devi sta attento a come ce parli!...».
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