Un uomo in fuga, il suo scooter che si lancia con gimkane e impennate tra le strade di Poggio Ameno. I carabinieri a sirene spiegate tentano di dissuaderlo a proseguire la sua fuga. Lui, imperterrito, dà gas e tenta di sparire ma, alla fine è costretto alla resa.

Quello che potrebbe sembrare l'inseguimento del pericolo pubblico numero 1 della città, è invece la cronaca del movimentato arresto di Enrico C., vedovo romano nato nel 1964 che aveva l'hobby di rubare la corrispondenza dalle cassette condominiali.



Quando i carabinieri della stazione San Sebastiano lo hanno bloccato, Enrico aveva un borsone con dentro venticinque chili di lettere, buste e quant'altro.

Rapidissimo nei suoi movimenti nonostante una mole considerevole, era davvero il mago dello scasso. I carabinieri gli hanno trovato tutta l'attrezzatura "del mestiere" e hanno anche accertato che guidava la sua "Honda 150" pur non avendo la patente che gli era stata revocata nel 2006, quando ebbe un altro incontro ravvicinato con le forze dell'ordine.



Enrico C. abitava in uno stabile occupato in via Erminio Spalla, all'Ardeatino, e non ha dato alcuna spiegazione delle sue "imprese". I carabinieri sospettano che tra la corrispondenza cercasse assegni o altre cose di valore. Il ladro è ora a disposizione del magistrato in attesa di processo.