Tragico primo bagno, fa un tuffo e sbatte la testa sulla sabbia: ragazzino in gravi condizioni. È stato soccorso da “Mister Ok”

Tragico primo bagno, fa un tuffo e sbatte la testa sulla sabbia: ragazzino in gravi condizioni. È stato soccorso da “Mister Ok”
di Giulio Mancini
2 Minuti di Lettura
Sabato 7 Giugno 2014, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 16:49

E' di Grottaferrata il ragazzino di 14 anni che lotta per la vita in un letto di rianimazione del policlinico Gemelli dopo aver riportato un trauma spinale e la conseguente sindrome di annegamento per le conseguenze di un tuffo a riva sulla spiaggia di Castelporziano.

Il giovane è stato trasportato in eliambulanza da Ostia dopo che il marinaio di salvataggio Maurizio Palmulli, 62 anni, meglio noto come Mr Okay per il suo lancio di Capodanno nel Tevere, l'ha tratto a riva ed una bagnante, la dottoressa Alessandra Cristofaletti, 33 anni, medico a Verona, l'ha rianimato.

Secondo una prima ricostruzione fornita alla polizia, che indaga sull'accaduto, il giovane era sull'arenile del 2° Cancello insieme con una comitiva di coetanei e di coetanee, italiani come lui e residenti ai Castelli, quando ha deciso di fare il bagno.

Ha preso la rincorsa e si è tuffato nell'acqua bassa, battendo la testa e rimanendo insaccato. Un uomo, che ha assistito alla scena, ha notato che il malcapitato si è dapprima rialzato ma subito dopo è caduto in acqua a faccia in giù. A quel punto è scattato il soccorso da parte del marinaio di salvataggio e, immediatamente dopo, della bagnante-medico.

Le manovre rianimatorie sono durate almeno un quarto d'ora, prima che sul posto arrivasse un'ambulanza del 118. Polemiche sono state sollevate sull'assenza di un presidio di primo soccorso all'interno della spiaggia, sempre previsto negli anni passati, e sull'inagibilità della piazzola per l'eliambulanza, che ha dovuto atterrare in lungomare Vespucci, a diversi chilometri di distanza.

I medici sperano di salvare la vita al quattordicenne anche se sembra quasi certa la presenza di una lesione spinale che potrebbe comportare gravi conseguenze permanenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA