Ostia: blitz al primo "Cancello", struttura sequestrata. «Non aveva alcun titolo per restare aperta». E chiuderà anche Capocotta

I gestori dei chioschi gettano la spugna: «Stop da lunedì, aspettiamo i permessi»

Ostia, blitz al primo "Cancello". ««Non aveva alcun titolo per restare aperta». Chiuderà anche Capocotta
di Mirko Polisano
3 Minuti di Lettura
Sabato 27 Maggio 2023, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 11:25

La guerra dei chioschi. L'estate delle incertezze. Almeno così si presenta a Ostia la stagione 2023 che oggi si appresta al debutto tra sequestri, blitz e polemiche. Il primo episodio si è registrato ieri mattina, quando al primo "Cancello" di Castel Porziano la Guardia di Finanza ha fatto scattare i sigilli al chiosco - l'unico rimasto ancora aperto - perché non in regola con permessi e autorizzazioni. Un'operazione che va ad allinearsi nella maxi-inchiesta che la Procura di Roma sta portando avanti dal settembre scorso, e che - allo stesso tempo - ha allarmato anche i gestori dei chioschi di Capocotta che, dopo le rassicurazioni del Campidoglio, si dichiarano pronti a chiudere da lunedì per evitare altri sequestri.

 

I FATTI

Ma che cosa troveranno le centinaia di bagnanti che da Roma vorranno raggiungere le spiagge libere di Ostia? Semplice, i "Cancelli" chiusi e sotto sequestro a Castel Porziano e da lunedì nessun servizio nemmeno a Capocotta.

Non sono bastate, dunque, le promesse del Campidoglio che aveva garantito ai gestori un bando in tempi recordo: «Tre settimane» e poi «affidamenti diretti» per restare aperti in attesa della conclusione della gara. Perché nel frattempo si sarebbe verificato un «vuoto» amministrativo e burocratico che non permette ai gestori di stare tranquilli. «La situazione di Capocotta - spiega l'avvocato Francesco Dell'Orso, legale del consorzio CinqueSpiagge - è sempre più precaria. I gestori hanno chiesto formalmente al Comune di adottare un atto amministrativo idoneo a legittimare la loro attività nelle more dell'aggiudicazione della nuova gara. Le continue chiusure che si stanno verificando relativamente ad altre gestioni (ad esempio per Castel Porziano) non consentono infatti di attendere la pubblicazione del bando: occorre un atto di affidamento immediato, altrimenti i chioschi dovranno necessariamente sospendere ogni attività. Stiamo anche valutando di ricorrere al Consiglio di Stato per chiedere un provvedimento di urgenza che consenta di lavorare almeno con un titolo giudiziale».

Ostia, via i sigilli ai "Cancelli": i chioschi restano chiusi. I gestori: «Così i romani saranno senza mare»

«Chioschi sequestrati, lidi confiscati, spiagge libere prive di servizi, stabilimenti abbandonati all'incuria perché senza concessionari - fa sapere in una nota l'associazione Labur - di quale "normalità" parla Mario Falconi, presidente del Municipio X, riferendosi ad una stagione balneare partita in grave ritardo? Confonde le concessioni con le convenzioni, parla di vincitori di bandi pubblici quando si tratta di affidamenti diretti, magari avvenuti tra una telefonata e l'altra di conforto e rassicurazione ai non vincitori, come emerso di recente. Mentre la Procura porta avanti con fatica il suo lavoro, quello che sta andando in onda sul mare di Roma è una indecente pagina politico-amministrativa». Il tutto mentre, in un recente incontro pubblico, assessori locali invocano sulla questione chioschi: «la sensibilità della magistratura». Come dire: «chiudete un occhio, se potete». Ieri, l'ultimo blitz. Per ora.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA