Dipendenti comunali, bonus solo in base al merito con reperibilità

Dipendenti comunali, bonus solo in base al merito con reperibilità
di Fabio Rossi
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Mercoledì 14 Maggio 2014, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 08:34
​Mobilit tra gli uffici, reperibilit fuori dall’orario di lavoro, premi legati a un serio procedimento di valutazione dell’operato di ciascun dipendente. La riforma del salario accessorio - richiesta dal governo dopo la bocciatura delle indennità a pioggia da parte degli ispettori del ministero dell’Economia - partirà da nuove forme di compenso straordinario. Con indennità legate a una riorganizzazione della macchina capitolina che vada nel senso di una maggiore efficienza dell’amministrazione, che equivale a quello che in una qualsiasi azienda si chiamerebbe incremento della produttività. La strada per il nuovo contratto decentrato di aprirà ufficialmente domani, con la conferenza Stato-Regioni-Comuni, ma tra Palazzo Chigi, via XX Settembre e il Campidoglio si sta già ragionando sulle voci da inserire nel nuovo accordo, per sostituire in parte quelle messe sotto accusa dai tecnici del Mef. Utilizzando anche esperienze già messe in campo in altri grandi Comuni italiani, da Torino a Firenze.



VOCI DA CANCELLARE

Le forbici del nuovo contratto decentrato toccheranno tutte le parti accessorie dello stipendio: dagli straordinari alle indennità, dal lavoro festivo all’articolazione oraria. Saranno completamente eliminati quei compensi straordinari anacronistici o non legati a un reale incremento di efficienza dell’amministrazione comunale. Dal compenso forfettario per la pulizia all’indennità di rientro pomeridiano, fino alle voci che riguardano genericamente disagio e vigilanza: sono tanti i capitoli del salario accessorio destinati a essere semplicemente cassati con un tratto di penna. E ci sarà anche un tetto massimo al lavoro straordinario che, in ogni caso, non potrà sperare le 180 ore annue.



IL RENDIMENTO

Il taglio delle indennità sarà compensato, almeno in parte, da nuove voci dello stipendio integrativo. Non si tratterà più di indennità valide per tutti indistintamente, ma di compensi per effettivi contributi straordinari per aumentare la funzionalità dell’amministrazione comunale. Una vera e propria rivoluzione potrebbe essere quella della mobilità interna: la relativa indennità sarebbe riconosciuta a quei dipendenti che accettassero di poter essere utilizzati come supporto a uffici in difficoltà per carenza di personale. Altra voce possibile è quella per la reperibilità: sarà pagata a quei dipendenti (ovviamente per alcune particolari mansioni) che si renderanno disponibili a poter essere richiamati in servizio, in alcune giornate, per esigenze particolari del proprio dipartimento. Tra le novità che saranno molto probabilmente inserite nel nuovo accordo c’è la valutazione del lavoro del singolo dipendente, che dovrà però essere ancorata a parametri il più possibile obiettivi. Tra questi ci potrebbero essere valori numerici in senso assoluto, dalle pratiche portate a buon fine alle assenze. Ma anche giudizi soggettivi, come nel caso dei dipendenti che lavorano al pubblico, e che potrebbero essere giudicati dagli stessi cittadini. Altro capitolo quello della riorganizzazione degli uffici, con possibili accorpamenti che aumenterebbero le mansioni dei lavoratori interessati, giustificando la concessione di salario accessorio.
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