I giudici presieduti da Mario Lucio D'Andria hanno confermato l'assoluzione per non aver commesso il fatto. Il procuratore generale Otello Lupacchini aveva sollecitato invece la condanna di Trevisani a 30 anni per omicidio volontario e a un anno per la Marini ritenendola responsabile di favoreggiamento.
Il corpo di Cohen fu trovato nell'androne di un palazzo di via Rodolfo Lanciani. Il presunto assassino, rimasto due anni in carcere, avrebbe secondo l'accusa ucciso Cohen perché aveva molestato la Marini. Una tesi che in primo grado fu respinta dalla Corte e che ora è stata confermata in appello.
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