OJ Simpson morto, il processo: dai guanti insanguinati (che lo scagionarono) ai nastri con gli insulti razzisti

Giovedì 11 Aprile 2024, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 20:07
OJ Simpson morto, il processo del secolo: l'America divisa e la strategia della difesa
di Stefania Piras
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Il caso OJ Simpson polarizzò in maniera estrema l'opionione pubblica americana: neri contro bianchi, prove conclamate che persero di valore sotto gli occhi di milioni di telespettatori, una saga che non fu priva di errori e inciampi. L'attenzione fu tale che il caso ha due esiti opposti: assoluzione in sede penale e condanna al risarcimento in un secondo processo civile.

l processo cominciò il 9 novembre del 1994 e la prima udienza si tenne il 24 gennaio 1995. La giuria di dodici persone era formata da sette afroamericani, quattro caucasici e un ispanico. La pubblica accusa fu rappresentata da Marcia Clark e dal giovane e inesperto Christopher Darden. Simpson affidò invece la sua difesa a una squadra di legali di altissimo prestigio guidata da Johnnie Cochran che includeva anche Robert Shapiro, F. Lee Bailey, Alan Dershowitz, Robert Kardashian (già amico personale di Simpson e patriarca della famiglia Kardashian, è morto nel 2003), Gerald Uelmen, John Yahoe, e Carl E. Douglas, più due avvocati specializzati in prova del DNA: Barry Scheck e Peter Neufeld.

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