«Che la gestione dei campi nomadi romani sia consistita di fatto nella creazione di terre di nessuno, dove la cultura dell'illegalità abbia prosperato e messo radici, è qualcosa che andiamo denunciando da anni», dichiara il coordinatore romano della UGL Polizia Locale Marco Milani.
«Ora, ad accorgersi della difficoltà di gestire queste persone è la Croce Rossa Italiana, un ente che merita la gratitudine ed il rispetto, di tutto il popolo italiano.
Purtroppo negli anni passati, a cattive politiche che hanno portato alla realizzazione di "zone franche" dove tutto è permesso, si aggiunge il fatto che nel tentare di far fronte al problema la polizia locale di Roma Capitale, sia stata lasciata sola. Un Corpo con paurose carenze di organico, con necessità di una regolamentazione adeguata ai nuovi contesti di sicurezza urbana, cui è stato chiesto di fatto, di fronteggiare da solo anche questioni di ordine pubblico».
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