C'è stato «tanto rumore per nulla - ha aggiunto Di Stefano - Avevamo dato il nostro assenso prima, lo abbiamo ribadito alle autorità il giorno stesso e quelli a seguire. Nessuna minaccia, nessuna contrapposizione, nessuna denuncia, nessun 'bagno di sangue', come da subito precisato dalle forze di polizia presenti». Il leader di Casapound ha poi ribadito che nel palazzo abitano 18 famiglie italiane «in stato di grave emergenza abitativa e il movimento, nato per dar risposta a quella emergenza, ha iniziato da lì il suo percorso di crescita, eleggendo a simbolo il luogo della sua prima azione politica».Si è svolta oggi nella massima tranquillità l’ispezione della @GDF al palazzo di Via Napoleone III. Come da verbale redatto risultano 18 abitazioni, una sala conferenze e una portineria. Niente uffici o altre cose inventate dai media.
Vi è andata male. (Niente bagni di sangue). — Simone Di Stefano 🇮🇹 (@distefanoTW) 26 ottobre 2018
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