Roma, arrestato un appartenente al clan Di Silvio: è accusato di usura

Roma, arrestato un appartenente al clan Di Silvio: è accusato di usura
di Marco De Risi
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Venerdì 2 Novembre 2018, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 14:59
Aveva ridotto la sua vittima, un commerciante di Tivoli, sul lastrico fino a farlo cadere in una depressione che l’ha spinto anche a pensare di togliersi la vita. A finire in manette con l’accusa di usura aggravata, Antonio Di Silvio, 50 anni. Non è un nome qualsiasi: appartenente alla nota famiglia sinti che già altre volte è finite in inchieste giudiziarie per una luna serie di rati. Alcuni Di Silvio, sono imparentati con un’altra famiglia di analoga provenienza, quella dei Casamonica anch’essa falcidiata dagli arresti.

Sono stati i carabinieri di Tivoli Terme ad indagare sul giro di usura. Non è chiaro se il commerciante, vessato e terrorizzato abbia esposto formale denuncia, ma i militari, nel monitorare una serie di personaggi malavitosi, si sono soffermati sula caratura criminale di Antonio Di Silvio. Gli investigatori hanno accertato uno spaccato da brividi. Il commerciante, su consiglio di alcuni amici, e rischiando di essere protestato, aveva chiesto una cifra in denaro a Di Silvio che subito si è messo a disposizione. Ma, sempre secondo l’inchiesta, il bandito s’è rivelato minaccioso e ha schiacciato totalmente la dignità del commerciante con l’”escamotage” di una serie di prestiti ravvicinati. Lui gli ha dato il contante ma ad ogni dazione di denaro pretendeva, in breve tempo, interessi che arrivavano al 90% del prestito. Un comportamento che ha messo il commerciante completamente in balia di Di Silvio. Ieri la Procura di Tivoli ed il Gip di Tivoli hanno emanato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonio Di Silvio che è stato portato nel carcere di Rebibbia. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri per appurare se l’usuraio abbia dei complici e se esistano più vittime di usura.
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