Allarme Tbc a Roma, l’esperto: «Il contagio non è automatico»

Giovanni Rezza
di Laura Bogliolo
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Martedì 1 Luglio 2014, 02:53 - Ultimo aggiornamento: 02:54
In soggetti con tubercolosi polmonare bacillifera il rischio trasmissione della malattia c’, anche se la Tbc non altamente contagiosa quindi non si deve creare assolutamente un’allarme sociale.



Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, spiega: «I pazienti con Tbc in forma attiva bacillifera devono essere in isolamento ed essere sottoposti a trattamento affinché il rischio infezioni si riduca - aggiunge il professor Rezza - La Tbc è una malattia che si trasmette lentamente, non è altamente contagiosa, se non viene trattata, se il soggetto frequenta assiduamente un certo ambiente può essere trasmessa, ma non è così automatico». Rezza ricorda che «il rischio di trasmissione è basso anche se ovviamente non si può escludere nel caso di contatti ravvicinati e frequenti in ambienti chiusi».



Inoltre «si tratta di verificare se i pazienti avevano già intrapreso la strada di un trattamento efficace che però non deve essere interrotto a tutela della propria salute». Poi c’è un dato: «È stato calcolato che un soggetto con Tbc mai trattata, mai curata, nella sua vita possa infettare in media altre otto persone» conclude Rezza.
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