Tassista rapinato alla stazione Termini: «Mi minacciava: ti uccido». Il colpo in pieno giorno

Nel pomeriggio nuovo blitz dei carabinieri in stazione: sette denunce e un fermo

Tassista rapinato alla stazione Termini: «Mi minacciava: ti uccido». Il colpo in pieno giorno
di Luisa Urbani
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Domenica 28 Gennaio 2024, 00:12

«Mi ha minacciato dicendo che voleva uccidermi. Se non fossero intervenuti i carabinieri non so come sarebbe finita. Poteva accoltellarmi. Sono salvo solo grazie al loro intervento». A parlare è Stefano Proietti, tassista aggredito mercoledì – in pieno giorno – in via Marsala, davanti alla stazione Termini. Il suo aggressore, un 26enne di origini malesi, è stato arrestato in flagrante dai carabinieri del Nucleo Scalo Termini. Proietti se l’è cavata con un dito della mano destra lussato e 5 giorni di prognosi per aver cercato di fermare il malvivente. «Nulla di grave per fortuna, ma potevo anche finire in ospedale con una coltellata all’addome. Se non addirittura morire». Stefano interrompe per un attimo il suo racconto. Fa un sospiro di sollievo e decide di ripercorrere l’incubo vissuto mercoledì mattina, durante l’orario di lavoro. 

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LA DINAMICA

«Erano circa le 11.30. Io ero dentro l’auto in sosta, in attesa dell’arrivo dei clienti. Avevo il finestrino del lato del passeggero abbassato di qualche centimetro e sul sedile, sempre del passeggero, era poggiato il mio marsupio con dentro soldi e documenti. Questo ragazzo di colore passa e in un secondo mette la mano dentro la macchina e afferra il marsupio». Una frazione di secondo, ma Proietti si rende conto del pericolo e reagisce. «Lo colpisco al braccio facendomi appunto male alla mano.

Lui lascia la presa, fa cadere il marsupio dentro il taxi e scappa iniziando a correre». Parte l’inseguimento: il tassista scende dall’auto e inizia a rincorre il ragazzo. Dopo qualche metro il 26enne si ferma e girandosi verso Proietti inizia a urlargli contro. «Gridava “ti ammazzo” “ti ammazzo”. Mentre urlava ha messo la mano nel suo zaino e in quel momento sono arrivati i carabinieri che l’hanno bloccato». Il tassista sospira di nuovo. «E per fortuna che l’hanno fermato perché l’aggressore aveva dentro la zaino un paio di forbici di 20 centimetri. Forbici che stava proprio prendendo in quel momento. C’è mancato davvero poco che mi ferisse» racconta l’uomo. L’aggressore, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato così arrestato per tentata rapina e porto di oggetti atti a offendere.

Un arresto avvenuto nell’ambito del servizio di controllo straordinario dei carabinieri per contrastare ogni forma di illegalità nell’area della stazione. Servizio grazie al quale i militari hanno anche denunciato 7 persone per inosservanza al foglio di via, ovvero il provvedimento con cui si dispone il rimpatrio di soggetti considerati pericolosi per la sicurezza pubblica, e 3 per inosservanza del daspo urbano, cioè il provvedimento che prevede il divieto di accesso ad alcune aree della città. Altre 9, invece, sono state sanzionate per aver violato il divieto di stazionamento nei pressi della stazione. Accertamenti sulle persone, ma anche sui veicoli: 115 quelli esaminati.

L’EMERGENZA

Episodi e numeri che confermano come la zona della stazione Termini non sia molto sicura. Nemmeno di giorno. «Io - spiega il tassista - raccomando sempre a mia figlia, che si sposta con i mezzi, di evitare il più possibile Termini. Non è una zona tranquilla, soprattutto per le donne». Non è sicura per chi ci transita, ma anche per chi ci vive e chi ci lavora, come i tanti tassisti che sono lì ogni giorno. «Noi siamo costantemente vittime di episodi del genere. A diversi colleghi - racconta Proietti - hanno rubato il cellulare nello stesso modo in cui a me hanno provato a portare via il marsupio. Noi tassisti siamo in sosta, i malviventi passano e, come se niente fosse, infilano le mani nell’auto e rubano quello che trovano. Queste persone non hanno paura di niente. Non avendo nulla da perdere, sono disposte a tutto» conclude. 

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