Dehor, blitz a Testaccio: multato il 70% dei locali. «Via i tavolini abusivi»

Sanzionati dai vigili 22 dei 31 gestori controllati: si erano allargati invadendo parcheggi e marciapiedi

Dehor, blitz a Testaccio: multato il 70% dei locali. «Via i tavolini abusivi»
di Flaminia Savelli
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Domenica 27 Novembre 2022, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 18:48

Stretta sul tavolino selvaggio e a Testaccio irregolari 22 locali su 31. Un record di multe per i gestori del rione che si sono allargati rispetto alle misure concesse dal Campidoglio occupando più suolo pubblico di quanto stabilito. Si tratta dell’ultimo report della polizia locale, incaricata di eseguire i controlli sui dehors e agli arredi esterni concessi in piena emergenza Covid. Una misura straordinaria concessa dalla ex giunta Raggi per sostenere le imprese piegate dalla pandemia. Così gli imprenditori della ristorazione hanno avuto la possibilità di ampliare ristoranti e bar con sedie e tavolini anche su strade e parcheggi. Alla fine, è stato calcolato che negli ultimi due anni a Roma il totale di occupazione di suolo pubblico ha toccato il tetto dei 65 mila metri quadrati in più. Tra proroghe e rinvii, per la fine del mese di dicembre sono attese le nuove regole che disciplineranno le attività all’aperto. Intanto però l’amministrazione comunale prosegue con controlli e accertamenti. Solo per il I municipio è stato stanziato un fondo da 600 mila da destinare alle rimozioni. E durante gli ultimi controlli - eseguiti nel mese di ottobre - è stato quindi registrato il record di irregolarità. Per i titolari che avevano occupato oltre lo spazio consentito, insieme alla multa, è scattato anche il sequestro di sedie e tavoli in eccedenza. In attesa appunto, che vengono stabilite le regole definitive per le occupazioni di suolo pubblico. Gli esercenti proprio in settimana hanno inoltrato un primo pacchetto di richieste. Ma l’ultima parola spetta all’amministrazione capitolina.

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MALAMOVIDA

Nel rione del I municipio non c’è solo la lotta al tavolino selvaggio.

Residenti, associazioni e comitati di quartiere hanno chiesto controlli e accertamenti anche delle proroghe concesse alle discoteche di via Monte Testaccio sull’orario di chiusura. «Pub e discoteche chiudono tra le 4 e le 5 del mattino, abbiamo chiesto formalmente che vengano accertati i permessi rilasciati. La richiesta depositata agli uffici competenti è quella di anticipare lo stop alla musica tra le 2 e le 3 del mattino» annuncia Yuri Trombetti, esponente dell’associazione di Testaccio centro solidale. 

LE RICHIESTE

Dopo una raffica di segnalazioni - ed episodi di mala movida - è stata intanto disposta la chiusura di un locale e la sospensione di esercizio per un’altra attività notturna. Allo stesso tempo, sono stati intensificati dal distretto Celio i controlli nel week end con pattuglie, agenti in borghese e cani antidroga. «La situazione infatti è molto migliorata - sottolinea Trombetti - ma la movida resta una spinosa questione. Al momento due locali sono chiusi e gli altri titolari stanno, in effetti, applicando alla lettera regole e disposizioni per le attività serali. Ma l’allerta resta alta e chiediamo maggiori interventi». 

Ecco perché tra le richieste degli abitanti del quartiere già inoltrate all’amministrazione locale attraverso una raccolta firme, c’è anche quella delle installazioni di telecamere di video sorveglianza e l’aumento dei controlli durante il week end sulle strade in entrata e in uscita da Testaccio. Un’ulteriore stretta dunque sulla movida.

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