Modesta Valenti, la clochard morta nell'indifferenza e nell'abbandono

la donna morì dopo ore di mancato soccorso nell'83

Modesta Valenti, la clochard morta nell'indifferenza e nell'abbandono
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Martedì 31 Gennaio 2023, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 16:29

Vite spezzate dall'indifferenza, dall'abbandono. Storie interrotte spesso da malattie psichiatriche ignorate. Sono circa 7mila i senzatetto a Roma e oggi molti di doloro si appelleranno a "Santa Modesta" per cercare comprensione. Ricorre oggi la morte di Modesta Valenti, la clochard stroncata dell'indifferenza il 31 gennaio 1983. Morì dopo ore di mancato soccorso da parte di ambulanze che si rifiutarono di portarla in ospedale "perché aveva i pidocchi" racconta la Comunità di Sant'Egidio. Faceva freddo e Modesta si sentì male. Era alla stazione Termini vicino al binario 1, si accasciò. I passanti chiamarono i soccorsi ma diverse aumbulanze si rifiutarono di soccorrerla. Riuscirono finalmente a portarla in ospedale ma ormai era troppo tardi.

«Furono gli amici della Comunità a prendersi cura di lei, anche dopo la morte - spiegano s sito della comunità - Non fu un compito facile.

Ci vollero 11 mesi infatti, perché il suo corpo – sequestrato dall’autorità giudiziaria – potesse essere riconsegnato alla Comunità, sua unica famiglia, che celebrò il funerale nella chiesa di Sant’Egidio il 28 dicembre 1983, nella festa dei Santi Innocenti». Volontari della comunità raccontano che Modesta veniva da Trieste ed era molto gentile. Forse problemi psichiatrici l'hanno allontanata da casa. Ora il suo nome viene utilizzato per indicare la residenza fittizia dei senzatetto: consente il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, tra i quali il diritto di voto, la possibilità di ottenere i documenti di identità e le relative certificazioni anagrafiche, l’accesso a contributi, prestazioni e servizi.

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