Roma, ultimatum degli esercenti: «Basta cortei in Centro, danni a turismo e negozi». Oggi 5 raduni

L’appello di negozianti e albergatori dopo le ultime manifestazioni in città

Roma, ultimatum degli esercenti: «Basta cortei in Centro, danni a turismo e negozi». Oggi 5 raduni
di Giampiero Valenza
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Sabato 29 Ottobre 2022, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 07:52

Roma paga a caro prezzo il suo essere Capitale. Questa mattina, dalle 9, circa tremila persone sono attese a Piazza del Popolo per protestare sullo stato della sanità pubblica. Nel pomeriggio, a Piazza di Porta San Giovanni, altre duemila persone parteciperanno a un evento organizzato dagli studenti iraniani. Ma ci sono altri tre momenti da aggiungere alla lista: dalle 9 saranno 600 gli ufficiali in congedo che sfileranno in via dei Fori Imperiali per il loro raduno nazionale, dalle 15 ci saranno circa duecento antifascisti in presidio in piazza Madonna di Loreto «per celebrare un secolo di resistenza» dopo i 100 anni dalla Marcia su Roma e dalle 17 ci sarà il presidio contro il caro bollette organizzato da Italia Libera a Piazza Cavour, a cui parteciperanno l'avvocato Carlo Taormina e l'ex leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino.

Oltre mille gli agenti di polizia messi in campo. Andando a spulciare i dati legati alle modifiche della mobilità cittadina, proprio ad ottobre ci sono state almeno cinque grandi proteste. Al netto delle ragioni di chi partecipa, gli imprenditori capitolini non ci stanno a vedere per l'ennesima volta il centro bloccato. «Tutte le manifestazioni nel Centro storico portano danni alla città e soprattutto ai commercianti, ai bar, pubblici esercizi e ristoranti. È giusto protestare ed esprimere la propria voce in maniera civile, ma chiediamo che vengano riviste le piazze e anche le vie dove manifestare - dice Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio - È impensabile che Roma, Capitale d'Italia, debba subire tutti i disagi e le perdite economiche che ogni volta si creano, auspicando che non vi siano danni, come a volte è capitato».

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LA TENSIONE
Torna alla memoria quanto accaduto quest'estate con alcune bombe carta lanciate in pieno centro dai tassisti in protesta e i turisti che, in preda al panico, sono fuggiti via (anche in lacrime). Infatti, Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, tuona: «Quando ci sono queste manifestazioni c'è una presenza massiccia di forze dell'ordine che presidia il centro, chi viene in vacanza qui non è libero di andare dove vuole, tra strade chiuse e deviazioni. Soprattutto ha paura». Gli imprenditori più volte hanno chiesto un intervento, ma ancora non si è raggiunta una condizione in grado di far contenti tutti. «Capisco che il diritto a scioperare e a manifestare debba essere tutelato, ma allo stesso modo deve essere salvaguardata la vivibilità di una città - prosegue Roscioli - Spesso, oltretutto, si verificano episodi di violenza tra feriti e vetrine sfondate. Questo danneggia l'immagine di Roma». E Fabrizio Russo, presidente di Confcommercio Roma Centro Storico, dice: «Tra manifestazioni di piazza sempre più frequenti, prolungamento della Ztl, aumenti di affitti, canoni, bollette, la situazione è veramente precaria».
giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 

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