Cinghiali a Roma, nuovo allarme. «Noi caricate dal branco, ci siamo rifugiate nel parco»

Madre e figlia raccontano: "Per fortuna che quel cancello era aperto"

Cinghiali a Roma, nuovo allarme. «Noi caricate dal gruppo, ci siamo rifugiate nel parco»
di Tiziano Pompili
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Agosto 2022, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 10:58

«Se quel cancello non fosse stato aperto, non so come sarebbe andata a finire». Jolanda Drozd-ficek, 47enne di origine polacca che vive a Monte Porzio Catone da circa 27 anni, parla con spavento della disavventura che le è capitata domenica (attorno alle 18,30) mentre stava facendo una passeggiata assieme alla mamma 63enne nei bellissimi sentieri del Tuscolo: «Mia madre è arrivata dalla Polonia per passare qualche giorno di ferie con me e siccome è molto attiva spesso facciamo delle lunghe passeggiate nella natura. Stavamo scendendo a piedi dalla zona della croce del Tuscolo per rientrare a casa quando davanti all'eremo di Camaldoli abbiamo notato passare un cinghiale, ma siccome era solo quando lo abbiamo visto non abbiamo dato peso a questa cosa. Percorrendo altri cinquecento metri circa su quel sentiero, poco dopo aver passato il residence Belvedere Pratone (nel territorio comunale di Monte Porzio, ndr), all'altezza dell'edicola dedicata alla Madonnina abbiamo notato un gruppo molto folto di ungulati e, cercando di rimanere tranquille, abbiamo affrettato il passo dirigendoci verso Villa Falconieri che si trova un po' più avanti».

Roma, via i cestini da Villa Glori per evitare i cinghiali. Le mamme: troppo degrado

Roma, lupi alle porte della città. «Sono a caccia di cinghiali». Aumentano gli avvistamenti dei branchi


L'INCONTRO RAVVICINATO
È proprio poco dopo la storica dimora di Frascati che avviene l'incontro ravvicinato tra le donne e i cinghiali: «Subito dopo una curva ce li siamo trovati proprio davanti e il più grosso, probabilmente la mamma dei restanti cuccioli, ci ha guardato chiaramente e ha cominciato ad avvicinarsi.

Sempre provando a rimanere calma, ho detto a mia madre di correre nuovamente in direzione di Villa Falconieri dove per fortuna abbiamo trovato il cancello aperto visto che c'era la visita guidata da parte di un gruppo di turisti: se non fosse stato così, non so come sarebbe finita o magari cosa sarebbe successo se al nostro posto ci fossero stati anziani o bambini. I cinghiali probabilmente hanno continuato a stazionare nel piazzale di fronte alla villa per qualche altro minuto per poi dileguarsi nella boscaglia. All'interno della storica dimora abbiamo spiegato cosa ci era capitato e una persona si è offerta di riaccompagnarci a casa con la macchina. Anche i responsabili di Villa Falconieri ci hanno confermato che negli ultimi mesi ormai la presenza di cinghiali è massiccia e sono numerosi gli avvistamenti in zona».

 

La disavventura ha convinto Jolanda a rinunciare a questo genere di escursioni: «Se la situazione non migliorerà, non credo che torneremo a passeggiare nei boschi. Adesso i cinghiali sono veramente tanti e bisognerebbe prendere provvedimenti prima che capiti qualcosa alle persone. Io abito nella zona di Parco Catone a Monte Porzio e un anno fa un gruppo di ungulati ha devastato il mio orto, mentre poco tempo dopo mia figlia, rientrando da lavoro in orario notturno, fu costretta a rimanere chiusa in macchina per la presenza di numerosi cinghiali intorno, poi scappati al nostro arrivo». Un anno fa il Comune di Frascati (guidato dal commissario prefettizio Raffaela Moscarella) decise di intervenire nella zona di Villa Sciarra, facendo catturare alcuni cinghiali e trasferendoli in Toscana. Ma a distanza di mesi le segnalazioni rimangono molte, anche nelle aree urbane del territorio tuscolano.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA