Prati, la banda dell'Audi: rapina da 50mila euro. Carro attrezzi e seghe circolari per sfondare gli ingressi

I colpi martedì all'alba, a segno nella gioielleria di via Sabotino

Prati, la banda dell'Audi: rapina da 50mila euro. Carro attrezzi e seghe circolari per sfondare gli ingressi
di Flaminia Savelli
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Luglio 2023, 00:08

Con una sega circolare hanno tagliato i pilastri della serranda. Poi con il carro attrezzi hanno sfondato la porta d’ingresso: così la batteria di quattro rapinatori ha tentato il colpo alla gioielleria lungo la via del Mare. Un colpo sfumato perché gli allarmi e l’antifurto li hanno messi in fuga. La banda allora si è diretta in un altro quadrante della Capitale, a Prati. Dove la rapina è andata a segno e tra gioielli e orologi sono scappati con un bottino da 50 mila euro. 

GLI ALLARMI

Il primo allarme è scattato martedì all’alba, lungo la via del Mare, intorno alle 4 del mattino. Sul posto gli agenti del reparto Volanti: al loro arrivo però, i banditi si erano già dileguati.

Sul posto gli investigatori hanno proceduto con il sequestro del carro attrezzi, lasciato sul posto. Poi hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza. Gli occhi elettronici hanno ripreso i quattro banditi mentre con la sega circolare tagliavano i pilastri per poi sfondare la vetrata con il carro attrezzi e quindi darsi alla fuga a tutta velocità a bordo dell’Audi nera.

Appena quarantacinque minuti dopo, alle 4.45, l’allarme è scattato in via Sabotino, nel quartiere Prati. Per questo colpo però i banditi, come macchina di appoggio hanno utilizzato una Fiat Doblò. Hanno parcheggiato il secondo mezzo tra le carreggiate, così da rallentare l’intervento delle forze dell’ordine e a colpo finito, avere la via di fuga libera. Con la sega circolare, la stessa utilizzata nel colpo precedente, hanno forzato la serranda riuscendo, in questo caso, a introdursi all’interno della gioielleria.

Hanno ripulito le vetrinette rubando orologi e gioielli per un valore di circa 50mila euro. Ma: «Il valore della refurtiva potrebbe essere molto più elevato- precisano gli investigatori- il titolare sta ancora quantificando i gioielli rubati». Insieme agli agenti del reparto Volanti, in via Sabotino sono intervenuti anche gli uomini della polizia Scientifica e dell’Antirapina. Gli investigatori hanno quindi avviato una fitta rete di indagini. Anche in questo caso, hanno subito visionato le immagini dei locali. I fotogrammi hanno confermato che gli autori del colpo alla gioielleria lungo la via del Mare e quello a Prati, erano gli stessi. La stessa banda di quattro malviventi. Tutti con il volto camuffato e vestiti di nero. «Una banda ben organizzata- dicono i poliziotti- hanno a disposizione mezzi e strumenti. E sono esperti- precisano- perché i tempi con cui agiscono sono stretti, non più di dieci minuti a rapina». Le indagini sono dunque serratissime mentre la pista calda seguita dagli investigatori è che la banda della scorsa notte, sia la stessa che lo scorso tre luglio ha messo a segno quattro furti. 

Banda dei rolex, colpo a Roma: scatta la caccia a due donne. «Sono scappate a bordo di un’Audi nera»

LA “BATTERIA”

La notte del tre luglio infatti, i rapinatori hanno incassato quattro tra il Prenestino e il Casilino. Il primo blitz nei locali del Mercatino dell’Usato, una manciata di minuti dopo arrivati nella piazzola di un distributore di via Prenestina 920 sono sceso dall’Audi nera armati di pistola e hanno minacciato il benzinaio puntandogli la pistola alla testa. Così hanno rapinato l’incasso, per un bottino di circa mille euro. Quindi la fuga fino a via Silicella a Torre Maura, dove hanno rapinato un 60enne romano. I banditi lo hanno affrontato al cancello di casa, anche in questo caso minacciando di morte la loro vittima. Una volta preso il borsello, sono fuggiti a bordo della solita Audi nera. La stessa auto che, poco dopo, è stata notata da alcuni passanti nel centro commerciale di via Schiavonetti alla Romanina dove i criminali hanno sparato alcuni colpi di pistola. 
Secondo dunque, gli investigatori si tratterebbe dunque della stessa banda armata. E della stessa Audi nera utilizzata per le rapine e i colpi alle gioiellerie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA