Roma, addetto Atac aggredito da tre uomini in pieno giorno: era intervenuto per sedare una rissa. Lividi e braccia rotte

L'aggressione nella fermata metro Ottaviano, dove l'uomo lavorava come addetto alla clientela dell'azienda di trasporti della Capitale

Roma, addetto Atac aggredito da tre uomini in pieno giorno: era intervenuto per sedare una rissa
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Venerdì 22 Settembre 2023, 16:11 - Ultimo aggiornamento: 16:15

Ennesimo episodio di violenza a Roma, dove un addetto alla clientela Atac in servizio nella stazione della metro A Ottaviano è stato aggredito da tre stranieri a calci e pugni dopo aver cercato di sedare una rissa.

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L'aggressione

Un'aggressione in pieno giorno, alle 16 di mercoledì 20 settembre, nella stazione metro Ottaviano.

A farne le spese, un addetto alla clientela Atac, aggredito da tre stranieri che gli hanno rotto le braccia, oltre a provocargli lividi e contusioni. Intervenuto per sedare una lite ai tornelli della metro, l'uomo è rimasto ferito, al punto da essere trasportato all'ospedale San Carlo di Nancy. Secondo quanto riferito da lui stesso, tre uomini hanno cominciato a litigare prima di uscire dalla stazione. Inutile il tentativo di calmare i tre uomini, che hanno picchiato l'addetto Atac prima di scappare.

Le parole del sindacato

Con una nota stampa, Gian Luca Donati e Antonio Cannore, rispettivamente segretario regionale e provinciale della Faisa-Cisal del Lazio, hanno denunciato l'aggressione: «Nell’ultima settimana quattro dipendenti di Atac, due verificatori e due addetti alla clientela, hanno subito quattro gravi aggressioni, tutte refertate in ospedale con diversi giorni di prognosi. L’ultimo e più grave episodio è di mercoledì pomeriggio. Un addetto alla clientela è stato aggredito da tre persone straniere che, oltre a lividi e contusioni, gli hanno rotto le braccia». «È una triste realtà resa ancora più grave dal silenzio che proviene dall’Azienda e dalle Istituzioni. È incomprensibile il mancato rispetto da parte di Atac dei propri dipendenti che subiscono quotidianamente aggressioni fisiche e verbali. Non è più possibile tollerare tale situazione. Ogni parte coinvolta deve fare la sua parte e al più presto occorre aprire un tavolo di confronto, che veda la presenza di Regione Lazio, Roma Capitale, Città Metropolitana, Atac, Cotral, Trenitalia e gestori privati del Tpl. Servono azioni concrete e noi, come Faisa Cisal Roma e Lazio stiamo cercando di fare la nostra parte. Oltre le continue denunce e segnalazioni abbiamo organizzato una prima edizione di un corso di difesa consapevole dalle aggressioni fisiche e verbali. Siamo certi che questo non sia sufficiente per risolvere questa emergenza ma è comunque un primo segnale di attenzione verso una situazione indecorosa che non più tollerabile».

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