Roma, strada chiusa da un anno al Quadraro per un palazzo pericolante. ​I residenti: «Siamo esasperati»

Via dell’Acqua Felice al Quadraro inagibile per un manufatto pericolante

Roma, stada chiusa da un anno al Quadraro per un palazzo pericolante. I residenti: «Siamo esasperati»
di Laura Bogliolo
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Giovedì 17 Agosto 2023, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 11:08

Se un’ambulanza provasse a soccorrere chi abita in via dell’Acqua Felice, dovrebbe fuggire via, verso il più vicino ospedale, ingranando una rischiosissima marcia indietro. Duecento metri da percorrere pericolosamente, rallentando quindi il viaggio verso la salvezza, con l’incubo di commettere qualche incidente. «E qui abitano tantissimi anziani». Tra loro c’è anche Ornella, 76 anni, invalida al 100 per cento che ha bisogno dell’ossigeno. «E quando gli operatori portano la nuova bombola ogni volta è un dramma» racconta Samantha la figlia. Al Quadraro, popoloso e storico quartiere del VII Municipio, capita anche questo: una cinquantina di abitanti sono intrappolati in una stradina chiusa da un anno e mezzo. Le transenne impediscono a chiunque entri nella via a pochi passi dalla ferrovia di uscire verso via dell’Acquedotto Felice, i segnali stradali di divieto di accesso sono ormai marchiati dal tempo oltre che dal vandalismo. La via è stata chiusa a causa della presenza di un manufatto ridotto ormai a un rudere dichiarato a rischio crollo nel marzo dello scorso anno.

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IL RISCHIO

Sulle pareti esterne dello stabile le crepe spaccano in due le mura ormai consumate dal tempo. «Inizialmente l’edificio era stato recintato perché c’era il rischio che cadesse qualche elemento del tetto in testa ai passanti, poi, da un anno e mezzo hanno interdetto il traffico».

La denuncia è di Giovanni Di Santo che non solo deve subire i disagi della chiusura, ma è anche il nipote del proprietario del piccolo edificio. «Fu espropriato nel 1961 dal Comune perché doveva essere realizzato un nuovo piano viabilità – spiega Di Santo – i lavori però non partirono mai e quell’immobile è stato completamente abbandonato». Da oltre sessant’anni quindi il manufatto giace sulla stradina ed è diventato quasi un monumento al degrado e all’abbandono, un fantasma disperso nelle mappe del Comune.

LE PROTESTE

«Abbiamo inviato decine di segnalazioni al Municipio, al Comune e ai vigili, ma nulla si è mosso – racconta Samantha – non ci hanno dato nessuna scadenza, non sappiamo fino a quando dobbiamo restare in questa assurda situazione e quanto ancora dobbiamo sopportare i disagi causati dalla chiusura della strada». E non ci sono solo i disagi a preoccupare i residenti. «Se dovesse scoppiare un incendio a causa della vegetazione incolta che minaccia la via, come farebbero ad arrivare i mezzi dei vigili del fuoco? - chiede preoccupato Giovanni – Per non parlare poi delle ambulanze considerando che in questa via abitano per la maggior parte persone di una certa età». Dopo un anno e mezzo i residenti non hanno visto nessuna variazione nella gestione dell’emergenza.

I RIMEDI

Il Comune fa sapere che la situazione di via dell’Acqua Felice è ben nota. Recentemente i tecnici del VII Municipio, insieme a quelli del Dipartimento lavori pubblici e del Patrimonio del Comune si sono riuniti per elaborare un piano che porti al più presto alla soluzione del problema. Gli esperti stanno valutando l’ipotesi di abbattere il manufatto. Ma non sono ancora chiari i tempi dell’apertura del cantiere. Ornella, Samantha, Giovanni e tanti altri residenti dovranno, quindi, aspettare ancora.

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