«Ciò vuol dire - aggiunge - che si è intervenuti per sanare bollette di utenze telefoniche e dati che negli anni della precedente amministrazione il Campidoglio non aveva pagato, creando un debito con i gestori telefonici, ora assolto come indica il picco della cassa. Osservando la competenza finanziaria invece della cassa, confrontando il bilancio 2014 con quello 2013, si rileva invece una riduzione delle spese per telefonia sostenute da Roma Capitale, che passano da 22,5 milioni di euro nel 2013 a 20,2 milioni di euro nel 2014, con una contrazione pari a 2,3 milioni di euro (-10% su base annua). Nel bilancio 2015 in discussione in questi giorni le spese per la telefonia scendono ancora, assestandosi su un valore di 13,3 milioni di euro corrispondenti a una riduzione di 6,9 milioni rispetto al 2014 (-34%) e di 9,2 milioni rispetto al 2013 (-41%)».
«La competenza finanziaria - prosegue la nota - permette infatti di confrontare quante risorse sono assegnate a ciascuna voce di spesa all'interno del bilancio annuale, quindi di misurare l’effettivo consumo nell’esercizio, informazione che la cassa non fornisce. Il Campidoglio prosegue quindi nella linea di profondo risanamento dei conti sia per il presente che per il futuro della città, dovendo al contempo continuare ad onorare gli onerosi contratti stipulati nel passato dalle amministrazioni precedenti».
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