Ama, il bilancio chiude in rosso di 18 milioni per sbloccare 400 assunzioni

Ama, il bilancio chiude in rosso di 18 milioni per sbloccare 400 assunzioni
di Stefania Piras e Fabio Rossi​
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Martedì 20 Novembre 2018, 09:57
Sì al bilancio dell’ Ama, ma nella versione dell’assessore capitolino Gianni Lemmetti: con un passivo di 18 milioni nei confronti di Roma Capitale. Dovrebbe essere questa la soluzione trovata per sbloccare l’impasse della municipalizzata, assumere 400 nuovi operatori e scongiurare lo sciopero previsto per il 6 e 7 dicembre che, considerati anche i due giorni festivi seguenti, farebbe esplodere l’emergenza rifiuti nella Città eterna, dopo le difficoltà emerse nelle ultime settimane. Intanto i sindacati hanno momentaneamente “congelato” la protesta - dopo il vertice di ieri in Campidoglio con il vicesindaco Luca Bergamo e il delegato al personale Antonio De Santis - rinviando la decisione definitiva sullo sciopero dell’Immacolata all’incontro fissato per lunedì prossimo.

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IL PROVVEDIMENTO
Il nodo della vicenda resta il via libera al bilancio dell’azienda di via Calderon de la Barca, che a sua volta sbloccherebbe il consolidato del Comune. Il braccio di ferro tra Lemmetti e l’amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani, verte sui 18 milioni di crediti per opere cimiteriali realizzate tra il 2008 e il 2012, vantati dalla partecipata ma non riconosciuti da Palazzo Senatorio. Il prevalere della linea del Campidoglio porterebbe Ama a chiudere in passivo i conti del 2017, portando verosimilmente all’addio di Bagnacani. Il bilancio in rosso dell’azienda, secondo l’amministrazione di Virginia Raggi, non sarebbe «vincolante» né «ostativo» al promesso piano di nuove assunzioni nella partecipata.

LE PROCEDURE
Tanto che ai sindacati è stato promesso di portare in giunta entro la fine della settimana, probabilmente venerdì, il superamento della delibera 58 che sbloccherebbe il turnover alla municipalizzata, consentendo l’avvio delle procedure per le 400 assunzioni secondo le necessità. Ma le organizzazioni sindacali, che sarebbero state tranquillizzate anche sulla volontà del Campidoglio di non fare chiudere per due volte di fila il bilancio in rosso alla propria società - che potenzialmente farebbe scattare l’ipotesi della liquidazione - hanno chiesto un incontro urgente ad Ama, per conoscere tutti i dettagli della vicenda.

LE SOLUZIONI
Secondo il Comune, Ama potrebbe andare avanti, nonostante il rosso di bilancio, utilizzando gli incassi della Tari.
Ma un’operazione di questo tipo potrebbe finire sotto la lente della Corte dei conti, perché quei soldi vanno riversati all’amministrazione capitolina. «Verificheremo in questa settimana, visti i troppi accordi non rispettati da Roma Capitale, se gli impegni sono concreti e garantiscono un futuro di rilancio per l’azienda», si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl Fit e Fiadel di Roma e Lazio. «In questa circostanza non ha alcun senso parlare di vincitori o vinti, la sua equilibrata soluzione sarà una vittoria della città», commenta Bergamo, tracciando la linea della sindaca. 
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