IL PRECEDENTE
E pensare che il primo novembre del 2014 i rapporti tra il Santo Padre e il sindaco di Roma erano ancora buoni, almeno in apparenza. Certo, Marino aveva giàsfidato la Prefettura registrando i matrimoni gay contratti all'estero, un provvedimento certamente non gradito dal Vaticano. Ma le cronache sull'incontro del primo novembre 2014 al Verano tra Marino e il Santo Padre raccontano di una conversazione privata, di qualche minuto. Di papa Francesco che appoggia una mano sulla spalla di Marino, giàin versione barbuta («una volta il Papa mi chiese se volevo assomigliare a San Francesco», racconteràil sindaco). Parlano di progetti per le persone più deboli, soprattutto per i bambini figli di immigrati e profughi che arrivano a Roma e necessitano di assistenza. In quell'occasione, come sempre avviene ad Ognissanti, papa Bergoglio celebra la messa al Verano.
ANCORA TU
Fin qui il 2014. Bene, cosa succederàtra meno di tre settimane, quando il Santo Padre torneràal Verano e quando ad accoglierlo, come vuole la tradizione, ci saràdi nuovo il sindaco Marino? Bella domanda. Fino ad oggi, erano circolate varie ipotesi sulla mini melina di Ignazio. Qualcuno aveva pensato che avrebbe aspettato la fine di questa settimana, in modo da presentarsi con fascia tricolore alla prima udienza del processo su Mafia Capitale. In realtà, scrivendo la lettera lunedì, Marino ha smentito questo scenario, anche perché comunque potràpresentarsi a un altro processo legato a Mafia Capitale, quello che vede tra gli imputati l'ex direttore generale dell'Ama. Dunque, se nel caos successivo al giovedì in cui il sindaco ha visto cedergli il terreno sotto i piedi, Marino e ormai celebre cerchio magico, hanno davvero avuto un piano nel programmare il countdown dei venti giorni, allora l'obiettivo finale potrebbe essere più interessante: accogliere, sorridente, nel suo ultimo giorno da sindaco, papa Francesco al Verano. Chissàse il blitz per la benedizione finale riuscirà.
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