Marino: l'ultimo blitz da sindaco per vedere il Papa il 1° novembre

Marino: l'ultimo blitz da sindaco per vedere il Papa il 1° novembre
di Mauro Evangelisti e Fabio Rossi
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Mercoledì 14 Ottobre 2015, 03:46 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 17:01
Primo novembre, Ognissanti, ultimo giorno di Ignazio Marino da sindaco di Roma. Come tutti gli anni, c'è in programma la tradizionale cerimonia al cimitero monumentale del Verano. Marino si presenta, come sempre fanno i sindaci in questa occasione, con la fascia tricolore. E incontra Papa Francesco, lo accoglie, gli sorride, gli stringe la mano, esattamente come avvenuto lo stesso giorno del 2014. Ecco, la mini melina di Marino che ha lasciato trascorrere un week-end tra l'annuncio delle dimissioni e la firma della lettera che avrebbe fatto scattare il conto alla rovescia dei venti giorni previsti dalla legge, potrebbe avere questa banale spiegazione. Potrebbe celare un obiettivo di Marino: essere ancora sindaco il primo novembre, per incontrare di nuovo papa Bergoglio in un evento pubblico. Sì, proprio Francesco, che con l'ormai storica esternazione sul volo dagli Stati Uniti a Roma, in cui spiegava, con inusuale puntiglio, di non avere invitato Marino, ha scritto la parola fine alla legislatura. Molto di più di qualsiasi mozione di sfiducia e perfino di un diktat di Matteo Orfini. Perché se non ci fosse stato quel «non l'ho invitato io, chiaro?», non ci sarebbe stata la scia di veleni su spese di rappresentanza, scontrini, e tutto ciò che ne è conseguito.



IL PRECEDENTE

E pensare che il primo novembre del 2014 i rapporti tra il Santo Padre e il sindaco di Roma erano ancora buoni, almeno in apparenza. Certo, Marino aveva già sfidato la Prefettura registrando i matrimoni gay contratti all'estero, un provvedimento certamente non gradito dal Vaticano. Ma le cronache sull'incontro del primo novembre 2014 al Verano tra Marino e il Santo Padre raccontano di una conversazione privata, di qualche minuto. Di papa Francesco che appoggia una mano sulla spalla di Marino, già in versione barbuta («una volta il Papa mi chiese se volevo assomigliare a San Francesco», racconterà il sindaco). Parlano di progetti per le persone più deboli, soprattutto per i bambini figli di immigrati e profughi che arrivano a Roma e necessitano di assistenza. In quell'occasione, come sempre avviene ad Ognissanti, papa Bergoglio celebra la messa al Verano.



ANCORA TU

Fin qui il 2014. Bene, cosa succederà tra meno di tre settimane, quando il Santo Padre tornerà al Verano e quando ad accoglierlo, come vuole la tradizione, ci sarà di nuovo il sindaco Marino? Bella domanda. Fino ad oggi, erano circolate varie ipotesi sulla mini melina di Ignazio. Qualcuno aveva pensato che avrebbe aspettato la fine di questa settimana, in modo da presentarsi con fascia tricolore alla prima udienza del processo su Mafia Capitale. In realtà, scrivendo la lettera lunedì, Marino ha smentito questo scenario, anche perché comunque potrà presentarsi a un altro processo legato a Mafia Capitale, quello che vede tra gli imputati l'ex direttore generale dell'Ama. Dunque, se nel caos successivo al giovedì in cui il sindaco ha visto cedergli il terreno sotto i piedi, Marino e ormai celebre cerchio magico, hanno davvero avuto un piano nel programmare il countdown dei venti giorni, allora l'obiettivo finale potrebbe essere più interessante: accogliere, sorridente, nel suo ultimo giorno da sindaco, papa Francesco al Verano. Chissà se il blitz per la benedizione finale riuscirà.


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