Chiara Corbella Petrillo, sarà dedicata a Roma una strada alla madre morta di cancro per salvare il figlio

Chiara è sepolta nel cimitero del Verano a Roma, nella stessa tomba dove riposano i suoi altri due bambini

Chiara Corbella Petrillo, dedica speciale (a Roma) per madre che salvò il figlio: non curò il suo cancro per salvare il piccolo Francesco
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Domenica 25 Giugno 2023, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 19:10

Un omaggio alla madre che sarà beatificata. Il suo nome è Chiara Corbella Petrillo e a lei sanno dedicati una strada, una piazza o un giardino di Roma. La Chiesa cattolica a luglio 2017 ha avviato il processo di beatificazione e canonizzazione a seguito della sua morte avvenuta il 13 giugno del 2012.

Il motivo? Quando era incinta, per salvare suo terzo figlio Francesco, decise di non curare un cancro che la portò alla morte. Il Consiglio comunale romano ha approvato la mozione di Fratelli d'Italia con il capogruppo di FdI in Assemblea capitolina, Giovanni Quarzo i consiglieri Francesca Barbato, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Rachele Mussolini e Federico Rocca. 

Vaticano, al via la causa di beatificazione di Chiara Corbella

La sua storia si è diffusa in tutto il mondo e sono stati scritti diversi libri, uno dei quali traendo ispirazione da una delle sue frasi preferite si intitola «Siamo nati e non moriremo mai più».

Un passaggio della lettera che Chiara ed Enrico hanno scritto per loro figlio recita: «L’Amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio. Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti».

 

La storia di Chiara

Nell'estate del 2002, mentre si trova a Mediugorie con la sorella maggiore Elisa, incontra Enrico Petrillo, che si trova in pellegrinaggio con la comunità del Rinnovamento Carismatico. Chiara ed Enrico iniziano a frequentarsi e si fidanzano; dopo sei anni, il 21 settembre 2008 si sposano ad Assisi nella chiesa di San Pietro. Al ritorno dal viaggio di nozze Chiara scopre di essere incinta, ma l'ecografia della bambina rivela un'anencefalia. I coniugi decidono che la gravidanza debba proseguire: il 10 giugno 2009 nasce Maria Grazia Letizia, che sopravvive al parto solo mezz'ora. Dopo pochi mesi Chiara ha una nuova gravidanza ma il bambino, cui viene dato il nome di Davide Giovanni, presenta gravi malformazioni ed è privo degli arti inferiori. La gravidanza viene comunque portata a termine; il piccolo muore il 24 giugno 2010, poco dopo la nascita.

Dopo essersi sottoposta insieme al marito a esami genetici, che escludono un collegamento fra le patologie di Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, Chiara ha una nuova gravidanza, ma al quinto mese le viene diagnosticato un carcinoma alla lingua, e viene sottoposta a un primo intervento il 16 marzo 2011.

Per la seconda parte dell'intervento è necessario attendere la nascita del bambino, ma nel frattempo Chiara non si sottopone ad alcuna terapia per non danneggiare il feto. Il 30 maggio 2011 nasce Francesco, completamente sano, e il 3 giugno successivo la madre affronta la seconda parte dell'intervento e inizia chemioterapia e radioterapia, ma ormai il tumore si è diffuso nell'organismo: Chiara muore il 13 giugno 2012 a Pian della Carlotta, località tra Cerveteri e Manziana, dove la coppia si era trasferita. La giovane lascia una preziosa testimonianza di fede, come il cardinale Agostino Vallini sottolinea al funerale, celebrato a Roma il 16 giugno 2012 nella parrocchia di Santa Francesca Romana all'Ardeatino.

Chiara è sepolta nel cimitero del Verano a Roma, nella stessa tomba dove riposano i suoi altri due bambini.

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