«Prima di allora Raffaele Marra non era stato affatto un mio 'stretto collaboratorè - prosegue Alemanno - perché, in forza della sua qualifica di dirigente pubblico di ruolo, era a capo di uno dei diciotto dipartimenti del Comune di Roma, tra l'altro uno dei meno significativi per organico e risorse utilizzate.
Successivamente a questo distacco Marra è stato dirigente presso la RAI e presso la Regione Lazio, da cui è tornato al Comune solo dopo la caduta della Giunta Polverini, non per scelta di qualcuno ma semplicemente perché era un dirigente di ruolo del Comune di Roma». « Marra inoltre ha dichiarato di aver votato nel 2013 per il Sindaco Marino e dopo quel periodo - prosegue - si è avvicinato al Movimento 5 Stelle con cui ha collaborato strettamente anche quando questo era all'opposizione dell'amministrazione Marino. In sintesi non si può attribuire a me uno dei pochi dirigenti che furono allontanati appena un anno dopo il mio insediamento in Campidoglio perché giudicato inadeguato nel suo ruolo. Sarà la magistratura a valutare le sue responsabilità ma nel frattempo vanno rigettate tutte le strumentalizzazioni politiche e giornalistiche sui suoi rapporti».
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