Mattinata di paura, sabato, nella stazione ferroviaria di Monte Mario servita dai treni della tratta Fl3 Roma - Viterbo. Un dominicano di 34 anni ha di fatto seminato il terrore tra i passeggeri mostrando il calcio di una pistola ancorata alla cintura dei pantaloni. «Guardava con gli occhi sbarrati, si girava intorno con lo sguardo e teneva la mano alla cintura. Ci siamo spaventate tantissimo io e un’altra donna», racconta Michela, 53 anni, casalinga. Il fattaccio si è aggiunto a una serie di ritardi e disservizi che in questo periodo sta subendo la tratta, con cancellazioni improvvise delle corse. «Ogni giorno ce n’è una. Ci dobbiamo abituare a tutto», aggiunge la pendolare. In tanti, dunque, l’altra mattina hanno segnalato al numero unico per le emergenze 112 la presenza della persona armata, anche alcuni pendolari che transitavano in stazione a bordo dei treni hanno chiamato in preda al terrore. Erano circa le 11.40. In pochi istanti si è scatenato il putiferio.
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I SOCCORSI
Sul posto sono state inviate immediatamente due pattuglie di carabinieri, una della caserma di Monte Mario e una della Compagnia Trionfale.
LA COLLUTTAZIONE
Successivamente, in preda a un attacco epilettico, è stato accompagnato dal personale dell’Ares 118 in ambulanza all’ospedale San Filippo Neri dove si trova attualmente trattenuto in osservazione per accertamenti. I carabinieri durante le fasi di disarmo e messa in sicurezza del 34enne, hanno riportato diverse escoriazioni, fortunatamente lievi, che sono state medicate presso lo stesso pronto soccorso del nosocomio sulla Trionfale. Lo straniero, che annovera nel suo passato anche piccoli problemi legati alla tossicodipendenza, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. In città di armi, vere o finte, ne girano parecchie. Tant’è che proprio nell’ultimo periodo sono state numerose le rapine messe a segno brandendo pistole giocattolo.
Con il caldo, però, aumentano anche le sofferenze di chi è affetto da disagi psichiatrici. Non è un caso che anche i pronto soccorso della Capitale ricevano in questo periodo molte d’estate e con temperature record richieste d’aiuto da o per persone caratterizzate da disturbi dell’umore più o meno gravi. L’innalzamento delle temperature, infatti, è concausa nello scatenarsi di eventi critici per la malattia.
L’ASSISTENZA
Oltretutto Roma non ha posti letto a sufficienza per garantire una adeguata assistenza a malati psichiatrici, adulti e minori. Non solo. Troppo spesso le famiglie non trovano sostegni adeguati per rispondere alle varie esigenze dettate dalla convivenza con soggetti psichiatrici.
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