Riapre via delle Fornaci, ma il malcontento resta. Perché la strada off limits per più di due mesi ora è impraticabile ai pedoni. Non solo: un tratto di via Aurelia Antica dal 5 dicembre è ancora a senso unico alternato. La querelle tra i romani residenti dell’Aurelio e la sede dell’Ambasciatore della Federazione russa sembra non essere ancora terminata. «Aspettiamo una soluzione definitiva in realtà» la voce di molti abitanti. Perché se dalla sera del 30 dicembre la strada che collega Monteverde con San Pietro è di nuovo percorribile alle auto (su una corsia di larghezza ridotta e con velocità limitata) è grazie ai lavori del Comune di Roma: dal 21 dicembre, dopo 55 giorni di traffico impazzito, l’amministrazione ha fatto partire il cantiere per proteggere il tratto di muro pericolante di Villa Abamelek, residenza del diplomatico russo. Sulla strada adesso c’è una sorta di barriera di cemento sovrastata da filo spinato per impedire, in caso di crolli, la caduta di massi in strada.
I lavori sono partiti dopo un lungo iter che ha visto prima il XIII Municipio, poi il Comune presentare una diffida all’ambasciata russa.
L’ATTESA
«Ma i lavori definitivi, quelli sul muro di Villa Abamelek, quando inizieranno?» chiede ad esempio Vincenzo Berlen, 54 anni, ristoratore, che aggiunge: «Intanto un tratto di via Aurelia Antica resta a senso unico alternato e il traffico continua a impazzire». A ridosso del civico 24, infatti, a dicembre è crollato un albero dalla residenza russa che ha danneggiato un’altra porzione di muro. In quell’occasione, l’ambasciata su Facebook, citando l’articolo del Messaggero, aveva fatto sapere: «Comprendiamo le difficoltà che sono sorte per i residenti locali in relazione a questo incidente e stiamo facendo tutto il possibile per normalizzare la situazione al più presto».
Considerando i tempi lunghi - causati da problemi di burocrazia - necessari per l’intervento su via delle Fornaci, non c’è grande ottimismo nel quartiere su una rapida riapertura di via Aurelia Antica. Siamo, in questo caso, sul territorio del XII Municipio. «Come fatto per via delle Fornaci, anche noi stiamo avviando l’iter per una diffida all’ambasciata russa - spiega il minisindaco Elio Tomassetti - poi credo che sarà il Comune a intervenire». Ma si tratterà sempre di una soluzione tampone: il muro infatti è di competenza dell’ambasciata russa e non può essere “toccato” da enti appartenenti ad altri Stati.
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