Mentre guidava il suo tir sul Raccordo aveva travolto e ucciso Alessia Sbal che, dopo un diverbio stradale, si era fermata sul ciglio della corsia di emergenza. L'aveva investita e non si era fermato a prestare soccorso. Ora Flavio Focassati, l'uomo che il 4 dicembre del 2022 era alla guida del mezzo pesante, a poca distanza dallo svincolo di Casalotti, punta a ottenere lo sconto di un terzo della pena: ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Nei suoi confronti il pm Stefano Luciani ha disposto il giudizio immediato, chiedendo il processo saltando la fase dell'udienza preliminare. I reati contestati sono omicidio stradale e omissione di soccorso. Inizialmente al camionista era stato contestato solo il secondo reato, visto che l'uomo si sarebbe allontanato dopo avere investito la Sbal senza chiamare i soccorsi. Dalle indagini sembra però essere emersa, almeno secondo la Procura, la responsabilità di Focassati anche in relazione al decesso: il camionista avrebbe effettuato una manovra azzardata nel momento in cui è uscito dalla corsia d'emergenza e si è immesso sulla carreggiata di marcia. E proprio a causa di questa manovra pericolosa avrebbe travolto con il tir Alessia. La donna era rimasta in piedi sul ciglio della strada, dopo essere scesa dalla sua Panda a causa di un litigio avuto proprio con il camionista. Dopo l'incidente, lui sarebbe ripartito senza aiutare la donna, nonostante - secondo gli inquirenti - si fosse accorto di averla investita. Da qui la decisione di contestare entrambi i reati.
Alessia Sbal travolta e uccisa sul Gra a Roma, il litigio e il dramma: il camionista va a processo
LA DIFESA
Focassati era stato arrestato lo scorso marzo.