Mondiali di volo a vela, l'Aero club Italia candida Rieti per il 2027. C'è da vincere la concorrenza della francese Vinon

Mondiali di volo a vela, l'Aero club Italia candida Rieti per il 2027. C'è da vincere la concorrenza della francese Vinon
di Giacomo Cavoli
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Domenica 31 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - Rieti saluta il 2023 accompagnata dal primo via libera a favore della candidatura del capoluogo per ospitare l’edizione 2027 dei mondiali di volo a vela. Quindici anni dopo l’ultimo appuntamento iridato del 2008, a dare disco verde a favore dell’aeroporto “Ciuffelli” è stato infatti – al momento - l’Aero Club d’Italia, primo passaggio propiziatorio a favore della decisione finale che spetterà però alla Fai, la Federazione aeronautica internazionale, che sarà chiamata a scegliere tra la candidatura italiana e quella ben strutturata dell’aeroporto francese di Vinon. 

Tre classi di gara. Nonostante la fama internazionale del cielo reatino, il via libera arrivato nelle ultime settimane da parte dell’Aero Club d’Italia non rappresenta certo una pura formalità o un risultato scontato.

La candidatura che verrà valutata dalla Fai consentirà infatti di ospitare il mondiale delle cosiddette Classi piccole, ovvero quelle che non superano i quindici metri di apertura alare, come la Standard, la Club e la 15 Metri. Nel suo palmares delle competizioni internazionali ospitate al Ciuffelli e sulle quali far leva in sede di valutazione, Rieti annovera due campionati mondiali (1985 e 2008), tre Europei (1982, 1994, 2015), una Coppa del Mondo di volo a vela in montagna (1979), decine di campionati italiani e altrettante edizioni di Coppa Internazionale del Mediterraneo, Coppa del Velino e Coppa Città di Rieti. L’evento iridato potrebbe portare a Rieti circa 80 piloti e per il direttore sportivo che sarà chiamato a gestire ogni singola giornata di competizione si fa già da tempo il nome del meneghino Aldo Cernezzi, ormai dal 2015 apprezzato direttore di gara sia della Coppa Internazionale del Mediterraneo che della Coppa Città di Rieti. 

L’insidia. Il secondo e più cruciale passaggio andrà però in scena a marzo, quando una delegazione dell’Aero Club Rieti sarà chiamata dalla Fai ad illustrare il proprio progetto per motivare la candidatura di Rieti al mondiale. Un momento-chiave, nel corso del quale l’Aero Club organizzatore dell’evento iridato dovrà convincere la Federazione internazionale che la superficie volovelistica reatina possiede migliori carte da giocare rispetto alla temibile concorrenza francese, che ha schierato a sua rappresentanza l’aeroporto di Vinon, situato nel sud della Francia

Da parte loro, i cugini d’Oltralpe possono infatti contare su un aeroporto di grandi dimensioni, una potente organizzazione nazionale ed un’efficace macchina organizzativa, che Rieti dovrà dimostrare di possedere mettendo in rete fra loro soprattutto istituzioni e soggetti pubblici, oltre all’apparato sportivo più propriamente rappresentato dall’Aero Club d’Italia. Un peso non da poco, quello del quale sarà chiamato a farsi carico il futuro direttore organizzativo della competizione, che davanti alla Fai accetterà di firmare la presa in carico della responsabilità di condurre in porto il mondiale. 

La riquaificazione. E per convincere la Fai della bontà della candidatura servirà presentare anche un rigoroso piano di riqualificazione del Ciuffelli, che dovrà includere il ripristino dell’area ospitalità composta sia dal ristorante ormai in degrado che dal campeggio, la realizzazione di un quartier generale sportivo e di spazi all’interno dei quali accogliere i piloti per i quotidiani briefing meteo del mattino.

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