Rieti, palpeggia la collega
cinquantenne sul posto di lavoro:
a giudizio marocchino di 32 anni

Rieti, palpeggia la collega cinquantenne sul posto di lavoro: a giudizio marocchino di 32 anni
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Lunedì 25 Settembre 2017, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 13:38
RIETI - I palpeggiamenti, pesanti e ripetuti, avvenivano mentre si trovavano soli all’interno del magazzino della ditta di trasporti: lei intenta a tracciare i pacchi destinati a esser spediti con il corriere espresso, lui che, con la scusa di aiutarla, la stringeva da dietro toccandola nelle parti intime e baciandola sul collo, senza darle la possibilità di reagire. Alla fine dell’ennesimo episodio, aveva deciso di denunciarlo ed era andata dai carabinieri.

Ora un marocchino di 32 anni, dipendente di una società privata della Sabina, è accusato di violenza sessuale e molestie nei confronti di una donna finlandese di 50 anni giunta in Italia con i figli dopo un matrimonio fallito, trovando occupazione nella ditta di spedizioni. Agli atti del fasciolo processuale c’è la sua denuncia sugli abusi che avrebbe ripetutamente subito in magazzino, ma ci sono anche le testimonianze di alcuni colleghi (l’azienda ha un personale in prevalenza maschile) sentiti dal tribunale che hanno parlato di un abbigliamento della donna spesso poco consono a un luogo di lavoro.

Il marocchino, comunque, ha sempre negato ogni accusa. Anzi, per evitare che i contatti a rischio potessero continuare, il titolare della ditta aveva deciso di separare i due, trasferendo la finlandese in un altro magazzino del gruppo, sempre in Sabina. Ma l’inchiesta era andata ugualmente avanti e, in base agli elementi raccolti, l’operaio era stato rinviato a giudizio.

L’accusatrice, invece, al processo ha preferito non costituirsi parte civile ma il tribunale vuole ugualmente ascoltarla dal vivo, così ha disposto di rintracciarla, anche se nel frattempo è tornata nel suo paese di origine.
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