Rieti, giovane ustionato da una sigaretta elettronica che è esplosa

Pronto soccorso
di R.R.
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Martedì 13 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - Un botto e la batteria della sigaretta elettronica esplode all’improvviso, con una violenta fiammata: ustionato un giovane reatino. Una vicenda all’interno del nuovo parco commerciale del Nucleo industriale di Santa Rufina-Cittaducale. Tempestivo l’intervento di una guardia giurata, che ha prestato immediatamente aiuto al giovane, evitando più gravi conseguenze in quanto, al momento dello scoppio, il giaccone in cui era custodita la batteria è bruciato, a causa delle scintille scaricate, provocando un principio di incendio mentre il reatino si trovava nel proprio veicolo.

La dinamica. L’esplosione gli ha causato delle ustioni per le quali è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale de Lellis di Rieti.

Un “incidente elettronico” che avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie se fosse accaduto mentre il giovane era alla guida nel traffico cittadino, rischiando anche di provocare un incidente stradale. La batteria era nella tasca laterale del giaccone e non sarebbe stata attiva o in uso al momento dell’esplosione. Per cause ancora da chiarire il dispositivo elettronico, per l’accumulo di energia, è esploso, con una violenta fiammata e calore che hanno bruciato lateralmente il capo indossato, arrivando alla pelle dell’uomo, con danni che si sono estesi ad alcuni parti dell’abitacolo. Prontamente il reatino è riuscito ad arrestare la marcia e a uscire dell’auto, spogliandosi velocemente del giaccone, gettato a terra e calpestato per interrompere la combustione, mentre in suo aiuto è giunta una guardia giurata che si trovava nelle vicinanze.

Gli esiti. A creare apprensione era l’ustione al fianco, a seguito dello scoppio che ha distrutto e carbonizzato la batteria. Ustioni, fortunatamente, rilevatesi non gravi. «Difficile dire con certezza cosa possa essere accaduto - spiega un rivenditore autorizzato di sigarette elettroniche. - Ci sono molti fattori da valutare, come ad esempio la provenienza della batteria, l’attestato di certificazione, lo stato di conservazione o di usura, se fosse nuova o meno e altro ancora. Spesso notare segni di deterioramento oppure conservarle all’interno di custodie in plastica possono essere precauzioni importanti per evitare situazioni come queste». Un fattore accidentale, le cui cause dovranno essere accertate: «Potrebbe trattarsi di un dispositivo fallato e quindi malfunzionante dall’inizio - aggiunge - ma anche tenuto non correttamente o lasciato accidentalmente a contatto con materiale metallico come chiavi o monete, il cui accostamento potrebbe provocare questa reazione. Purtroppo spesso le conseguenze sono abbastanza serie perché, una volta che si è innescato il processo, parte una forte fiammata, spesso anche di una certa estensione, che termina soltanto quando si esaurisce la batteria. Altro aspetto importante, è scegliere sempre batterie sicure, di cui si conosce la provenienza e utilizzarle sempre in modo corretto». Una vicenda che, con ogni probabilità, sarà destinata ad avere ulteriori sviluppi anche per l’individuazione delle cause che hanno portato all’esplosione della batteria, nonché l’eventuale responsabilità di soggetti terzi.

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