Rieti, San Silvestro da tutto esaurito
ma al Terminillo restano nodi irrisolti

Rieti, San Silvestro da tutto esaurito ma al Terminillo restano nodi irrisolti
di Daniela Melone
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Domenica 31 Dicembre 2017, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 13:37
RIETI - Fine anno con affluenza record al Terminillo. Da tempo non si vedeva così tanta gente e mentre gli alberghi registrano il tutto esaurito almeno fino a martedì, i turisti hanno a disposizione un ricco cartellone natalizio. Questa sera si dirà addio al 2017 con musica dal vivo, brindisi di mezzanotte e spettacolo pirotecnico nel piazzale di Pian de Valli. Rassegne, concerti e spettacoli teatrali tutti a ingresso gratuito, proseguiranno fino al 7 gennaio.

«E’ la prima stagione, da dieci anni a questa parte, con tanti eventi», commenta Michele Casadei, socio di Tsm, Terminillo Stazione Montana, componente del consorzio Smile. Casadei, titolare dell’hotel Togo, parla di un 40% in più di affluenza, rispetto lo scorso anno. «Per capodanno tutto sold out, i turisti arrivano da Roma principalmente, ma anche dall’Umbria e dintorni. Per il rilancio della montagna ci sono tutte le condizioni. C’è la neve, c’è l’organigramma e se le cose si organizzano in maniera coordinata tutti possiamo crescere. Grazie al Comune di Rieti che ha mostrato disponibilità a entrare nel consorzio, senza la sua preziosa collaborazione non saremmo riusciti a organizzare il cartellone di eventi».

«Dopo le ultime due stagioni critiche dal punto di vista dell’innevamento – spiega Alessandro Micheli, direttore della scuola di sci Pian de Valli - quest’anno si è potuti tornare a una situazione ideale. Abbiamo aperto prima di Natale con condizioni di innevamento ottimali. Si può finalmente godere dello splendido panorama terminillese e grazie ai numerosi eventi si è tornati, dopo tanto tempo, a respirare aria di festa in paese». A Terminillo da molti anni non si sciava sotto Natale, gli albergatori sono tutti soddisfatti del pienone, anche se, sui servizi, qualcosa da dire ce l’hanno anche loro. In particolare, sull’assenza dei vigili, presenti fino a quattro anni fa con un nucleo operativo di alta montagna del comando della Municipale.

«La precedente amministrazione – dicono i terminillesi – ha pensato di togliere i vigili stanziali, ora abbiamo ogni volta personale diverso che non è a conoscenza delle dinamiche del territorio, ciò ha comportato difficoltà nel coordinare il lavoro». Molti se la prendono poi con chi sale in montagna senza catene o gomme termiche, incurante di creare problemi a sé stessi e agli altri. A loro dall’Urp Terminillo e turismo arriva il suggerimento degli orari festivi della linea 513 che dalla stazione ferroviaria porta a Terminillo: 7.30, 9.30, 15.30, 18. Per il ritorno si scende alle 8.30, 12.35, 17 e 19. Per ogni informazione l’Urp risponde al numero 335- 1810168.

Stasera saranno tutti pieni anche i locali che organizzano veglioni. Oggi alle 15.30 in piazzale Zamboni apre anche una nuova attività, la locanda Il Pioniere. «Terminillo è una montagna che merita – spiega il proprietario Diego Leoncini – Rispetto agli anni passati si nota la volontà di riscoprirlo da parte dei turisti, dei reatini e anche dei politici». «Se il buongiorno si vede dal mattino, speriamo di continuare così», commenta Gianfranco Tamagnini, direttore dell’Hotel Cristallo, aperto l’8 dicembre con una nuova gestione e al completo con turisti provenienti da Roma e anche dall’America.

La nota dolente resta però l’assenza di coordinamento. «Il turismo andrebbe gestito come un’azienda – spiegano dall’hotel La Lucciola – Questo ci manca. Sarebbe importante mettersi seduti allo stesso tavolo e organizzarci per far sì che tutto funzioni al meglio, anche quando la neve è carente, con più servizi negli alberghi e più intrattenimento in paese». Non basta la neve per il rilancio turistico. Terminillo può crescere solo con una visione unitaria e con un lavoro di squadra e di comunicazione migliore. L’attesa è rivolta alle ormai prossime elezioni della Pro loco che potrebbe rappresentare un punto di coordinamento per il molto lavoro ancora da fare.
 
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