Terminillo, un Natale con più ombre che luci ma per il rilancio si aspetta la neve

Terminillo
di G.Cav.
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - A guardarla così, sembra quasi l’esatta replica dello scorso anno. Eccezion fatta per gli impianti di risalita pronti ad entrare in funzione alla prima nevicata utile, il Natale andato in scena in Terminillo è infatti apparso pressoché uguale a quello del 2022: zero neve come in tutto il centro Italia, parcheggi pieni o quasi - quanto basta per non lasciare totalmente a secco le casse di bar, ristoranti e alberghi - e quest’anno, in aggiunta, anche la fuga dall’inflazione e dai prezzi stellari della stazioni sciistiche del nord Italia, innevate ed al lavoro a pieno ritmo da settimane.

La situazione. Nel 2022, di questi tempi, Asm era ancora impegnata nella lotta contro il tempo generata dalla revisione degli impianti di risalita. Un anno dopo è invece tutto pronto ma fermo, in attesa della neve e persino l’analisi del presidente di Federalberghi Rieti, Michele Casadei, non si discosta molto dal passato, ventilando forse però uno scenario peggiore, almeno nel breve termine: «Le prenotazioni fino a Capodanno ci sono - spiega Casadei - senza neve, tuttavia, il rischio è che possano esserci delle rinunce oppure che le persone continuino a prenotare, ma per un periodo molto più ridotto, di due giorni anziché una settimana, con tutte le inevitabili ricadute del caso sull’indotto economico del Terminillo».
Per ora, quindi, la speranza risiede tutta nel ritorno del freddo, previsto durante gli ultimi giorni dell’anno: «Dall’altro lato, tuttavia - prosegue Casadei - anche se Terminillo sconta l’assenza di neve, come tutto il resto del centro Italia, offre però prezzi molto più bassi rispetto alle grandi stazioni sciistiche del nord Italia, che in queste settimane stanno sì raccogliendo un bacino di circa 200mila sciatori italiani, ma sono costrette anche a fare i conti con l’inflazione e il rialzo dei prezzi».

Le prospettive. Per Casadei, l’augurio è uguale a quello dello scorso anno, ma con un margine di preoccupazione in più: «Se a partire dall’8 gennaio saremo ancora senza neve, rischiamo di andare incontro ad una vera e propria ecatombe di prenotazioni», conclude il presidente di Federalberghi. All’inizio del 2023, a salvare Terminillo fu la provvidenziale nevicata che, a partire dalla metà di gennaio, in soli tre mesi fino a marzo, riuscì anche a garantire ad Asm il recupero dei 491mila euro spesi per mettere in funzione l’intera macchina dello sci».
Se fino ad ora il 2023 è stato, dunque, quasi l’esatta, brutta copia del 2022, non resta che sperare in un uguale esito per gennaio.

Se la neve dovesse tornare a baciare il Terminillo, a garantire la sua presenza sarebbe infatti, oltre al bacino locale, anche quello ben più ampio della Capitale e della sua provincia. Per ora, però, il Terminillo, il suo Natale lo ha trascorso al verde, compreso quello del portafoglio.

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