Rieti, il libro di Renato Curcio mette
paura al sindacato di sinistra

Curcio
di Alessandra Lancia
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Sabato 24 Ottobre 2015, 03:48 - Ultimo aggiornamento: 13:43
RIETI - «Un piccolo libro che si legge in poche ore ma che vi lascerà la mente occupata per giorni interi», ma che vi lascerà la mente occupata per giorni interi», scrive dell'Impero Virtuale di Renato Curcio chi l'ha letto. Peccato che (anche) a Rieti più che del libro - che tocca gangli delicati, come quelli del rapporto tra persone e potere digitale - tocca (ri)parlare dell'autore, Curcio, le Brigate Rosse, gli anni di piombo.



«A lui tutto questo non sfugge - dice Giacomo Marchioni, l'ex assessore provinciale di Rifondazione comunista che l'ha invitato oggi in città - Gli ho detto che dopo il ripensamento della Cgil abbiamo deciso di spostare l'iniziativa in un altro luogo e ha accettato senza problemi». Dunque, dopo la minaccia del Sap (il Sindacato autonomo di polizia) di organizzare un sit in di protesta sotto la Camera del Lavoro, l'iniziativa oggi alle 16,30 è spostata all'Hotel Serena.



LA POSIZIONE DEL SAP

«Fosse per me il libro glielo farei presentare sull'isola di Montecristo, da solo in mezzo alle capre», posta su facebook il segretario del Sap, Massimo Nobili, pur apprezzando il «passo indietro» della Cgil. «Da noi nessun passo indietro, per la semplice ragione che con quell'iniziativa non c'entravamo nulla», dice invece Walter Filippi, che della Cgil è segretario provinciale. «Come spesso capita, ci è stata chiesta la sala da un gruppo di cittadini (Radio Gap, di Ivan Puglielli, ndr) e noi l'abbiamo concessa ma senza minimamente entrare nel merito. Poi, viste le polemiche strumentali sollevate tirando in ballo anche la Cgil, abbiamo chiesto agli organizzatori di rinviare l'iniziativa. Ma loro hanno deciso di farla comunque in un'altra sede. Punto». Anche Marchioni sceglie di tenere il profilo basso e non aprire polemiche con la Cgil.



LA LINEA DELLA CGIL

Tutto, d'altronde, era partito dalla dichiarazione di guerra del Sap, che contro Curcio «ospite» della Cgil aveva invitato «tutti i cittadini che hanno a cuore la legalità a partecipare a un sit in di protesta pacificamente e senza armi», (sic!). Di Curcio il Sap ricordava gli anni di piombo e la lotta armata, della Cgil un'inchiesta della pm Boccassini sulle Nuove Brigate Rosse che nove anni fa lambì anche sindacalisti dell'organizzazione. «Polemiche strumentali» le bolla Filippi, che comunque - d'intesa con i vertici romani della Cgil - ha preferito soprassedere sulla concessione della sala.



LA DELUSIONE DI RADIO GAP

Una «improvvisa marcia indietro», come la definisce Puglielli di Radio Gap, salutata dai compagni con amarezza e sarcasmo. «Questa è una città molto perbenista - dice ora Marchioni - noi abbiamo invitato Curcio per il suo libro, per pensare e parlare di qualcosa che non sono gli anni di piombo ma del mondo dei social e dei condizionamenti che subiamo senza nemmeno accorgercene. Altre iniziative seguiranno, potete crederci».