Rieti, rapina di notte e a Lisciano tornano i timori

Carabinieri
2 Minuti di Lettura
Lunedì 21 Febbraio 2022, 00:10

RIETI - Finora si era diffusa attraverso il passaparola, ma in maniera molto lieve, quasi silenziosa. È stato solo ieri mattina, quando è stata pubblicata da Il Messaggero, che la notizia della violenta rapina nella notte tra lunedì e martedì scorso a Lisciano, a danno di una commercialista, ha iniziato realmente a circolare e a scuotere dalla sua tranquillità la frazione di Vazia. Due banditi sarebbero infatti entrati nell’abitazione di Lisciano accedendo dalla mansarda, immobilizzando e minacciando la professionista con un coltello per farsi consegnare tutti i preziosi. La vittima sarebbe quindi stata costretta a fornire ai due tutte le informazioni per poter trafugare i preziosi, assistendo inerme alla fuga dei ladri.

Le ronde del 2014. All’ombra del Terminillo, ieri mattina, la mente è tornata così subito alla raffica di furti che, nella primavera del 2014, seminò il terrore tra le frazioni di Vazia, Lisciano, Cantalice e Castelfranco, arrivando in poche settimane a far contare ben 67 denunce.

Ad essere prese di mira furono soprattutto le strumentazioni agricole, da giardinaggio, rame e persino il cibo contenuto nei congelatori, ma senza che i banditi si ritrovassero mai faccia a faccia con qualche abitante, come invece accaduto una settimana fa. Arrivata a contare decine di denunce, l’esasperazione degli abitanti si tramutò in una serie di ronde sia diurne che notturne, composte ogni volta da una ventina di residenti che, cellulari alla mano, in un turno di tre ore ciascuno, pattugliavano in macchina le frazioni e i minuscoli agglomerati circostanti, pronti a segnalare movimenti o auto sospette. Non accadde nulla, e in quel periodo nessuno finì nella rete dei vigilantes cittadini, ma i contatti con le forze dell’ordine restarono costanti durante tutto l’intero periodo delle ronde che, forse per casualità o forse no, coincise con lo scemare dei furti. A Vazia, ora, la speranza è soltanto quella di non essere tornati indietro nel tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA