Rieti, domani la palestra di San Liberatore
sarà intitolata al pugile Paolo Rosi

Rieti, domani la palestra di San Liberatore sarà intitolata al pugile Paolo Rosi
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Venerdì 2 Febbraio 2018, 10:47
RIETI - Domani, sabato 3 febbraio, alle 11 nell’Aula Magna del Liceo “M.T.Varrone” di Rieti si terrà la commemorazione ufficiale del pugile reatino, Paolo Rosi, scomparso all’età di 75 anni il 20 gennaio 2004, promossa dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto, Stefania Santarelli. 

Interverranno il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, Giuseppe Rinaldi, il Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti insieme al Consigliere delegato allo sport, Roberto Donati, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Giovanni Lorenzini, il delegato provinciale Coni, Luciano Pistolesi, rappresentanti della Prefettura di Rieti, mentre è stata altresì assicurata la presenza di esponenti della Federazione Pugilistica Italiana.
 
A ricordare Paolo Rosi saranno i giornalisti Tito Cheli e Fabrizio Tomassoni.
 
Al termine della commemorazione, presso l’attigua Palestra di San Liberatore (di proprietà dell’Amministrazione Provinciale) verrà scoperta la targa di intitolazione di questo glorioso spazio allo stesso PAOLO ROSI, che dai primi pugni - tirati sotto la guida del Maestro Umberto Santini - elesse San Liberatore come luogo dei suoi allenamenti fino al 1950.
 
Emigrato negli USA a metà del 1952, in sette anni – calcando i più importanti ring statunitensi – con il soprannome del “Bombardiere calvo”, Rosi riuscì a guadagnare la sfida mondiale dei pesi leggeri contro il leggendario campione Joe Brown (Washington 3 giugno 1959). Solo una ferita all’arcata sopraccigliare lo fermò alla nona ripresa quando era in vantaggio sui cartellini dei giudici.
 
La giornata – fortemente voluta da giornalisti locali e da molti sportivi reatini, e sostenuta anzitutto dall’Amministrazione Provinciale e dal Liceo “Varrone” – ha trovato piena condivisione anche nelle diverse Istituzioni presenti alla iniziativa e vorrà additare alle giovani generazioni Paolo Rosi come un limpido esempio di attaccamento ai valori dello sport e alla propria terra.
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