Gudini, via ai lavori di restyling
ma rottura tra Lodovici e Curci
che pensa solo al Ciccaglioni

Iniziati i lavori al Gudini (Foto Diociaiuti)
di Christian Diociaiuti
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Venerdì 5 Maggio 2017, 15:29
RIETI – Si apre una nuova pagina per il Gudini e soprattutto per la Rieti 2punto1. Tranquilli, il progetto di restyling dell’impianto di Molino della Salce si farà (nzi è già partito), ma a realizzarlo non sarà più il connubio Lodovici-Curci ma il solo costruttore Luca Lodovici e suo padre. La compagine societaria nata dagli sforzi degli imprenditori, infatti, ha ufficialmente da ieri registrato l’uscita del presidente del Rieti, Riccardo Curci, in favore totalmente dei Lodovici.

Questi ultimi, comunque, continueranno l'opera per il quale la Rieti 2punto1 ha vinto il bando del Comune: un progetto da un milione che in diversi anni cambierà il volto dell'impianto di via Molino della Salce. Da lunedì inizia il grosso dei lavori, ma si nota già movimento all’ex Fondiano: si sta rimuovendo la vecchia recinzione interna a ridosso del terreno di gioco e si fanno altri piccoli interventi. L’obiettivo è installare subito installato il sintetico.

Contestualmente Lodovici lascerà la gestione del Ciccaglioni fi via del Terminillo alla cui guida era arrivato a fine 2016 dopo Aria Sport; è molto probabile che a voler gestire il Ciccaglioni sia proprio il Rieti di Riccardo Curci, che nella stessa tornata di bandi ha ottenuto la gestione dello Stadio Manlio Scopigno, ufficializzata appena poche settimane fa.

Si aprono così diversi scenari: da una parte Curci potrebbe optare per il restyling dell'impianto di via del Terminillo, almeno per quel che concerne il manto erboso ormai arrivato al capolinea; dall'altra parte Lodovici sta lavorando per installare come promesso il terreno sintetico all’ex Fondiano. Per inizio prossima stagione il campo dovrebbe essere già a disposizione di club e sportivi, insieme ad altre strutture all’interno del complesso. Scalda i motori anche il Cantalice, pronto a far diventare il campo un suo riferimento.

PARLA LUCA LODOVICI
“Finalmente possiamo iniziare i lavori, la Rieti 2punto1 siamo io e mio padre – spiega l’imprenditore Luca Lodovici, che conferma di lasciare l’ex Scia – ci siamo ripresi le quote di Riccardo. Ci ha liberato dall’empasse in cui si era messa la società, anche per colpa nostra: era stata pensata una cosa in amicizia, ma come tutte le cose di affari è sempre meglio farle in maniera più formale. Non ci siamo lasciati proprio bene e mi dispiace: abbiamo dei parametri di riferimento diversi e delle differenti impostazioni lavorative”.

Detto della differenza di vedute, Lodovici a domanda precisa, spiega che c’è la possibilità che il Gudini possa diventare appetibile per altre realtà calcistiche del territorio: “In fase d’uscita non abbiamo avuto interesse formale dal Rieti – spiega Lodovici – e adesso stiamo lavorando con il Cantalice e la sua scuola calcio, che già a suo tempo si era fatta avanti” ma respinta perché la priorità era il Rieti.

L’investimento e il progetto rimane lo stesso nonostante l’addio di Curci: “La prima cosa che faremo è il campo in erba sintetica – continua Lodovici - un campo coperto, la clubhouse e l’ammodernamento degli spogliatoi. Abbiamo acquisito il parere di Lnd, Coni e commissione pubblico spettacolo” aggiunge Lodovici, elettrizzato per l’inizio dei lavori che dureranno un’estate ma vedranno rinnovato un impianto strategico per la città, inserito nel recentemente approvato progetto Rieti 2020.

“A settembre vedremo allenarci qualcuno per la stagione nuova, siamo ottimisti di finire anche prima. Magari iniziare un po’ prima ci avrebbe permesso di evitare agosto, un mese difficile dal punto di vista dei fornitori. Ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo anche il sabato per recuperare” conclude Lodovici.

PARLA RICCARDO CURCI
“L’importante è che i restyling si faccia – ribatte patron Riccardo Curci - e che il soggetto imprenditoriale parta nella realizzazione del progetto affinché tutti i cittadini possano godere di una struttura nuova. Io non ho nulla contro nessuno – specifica il patron amarantoceleste e ottico reatino - io quanto ho fatto, l’ho fatto per il bene della città e per la maglia del Football Club Rieti. Sono occupato su tantissimi fronti e uno ho deciso di lasciarlo perché non si poteva fare come io pensavo”.

Quindi adesso il Rieti pensa al Ciccaglioni…? “Il Rieti deve avere uno spazio per allenarsi, questo è sicuro – ribatte Curci - Poi si ragionerà. Ora pensiamo a chiudere al campionato nel miglior modo possibile. Non escludo nessuna possibilità, ci possiamo allenare dovunque”. Ma non al Gudini, però… “Si farà una trattativa – chiarisce Curci che rimarca che con i Lodovici non c’è niente di personale - e se si troverà un accordo, il Rieti si può allenare anche al Gudini. Nella programmazione estiva si vedranno le possibilità”.

Il Rieti, tuttavia, nei mesi scorsi ha partecipato al bando per stadio e Ciccaglioni: il primo ce l’ha in gestione, il secondo torna in ballo dopo la lettera inviata da Lodovici al Comune per la disdetta. Da capire se si rifarà un bando o varranno le recenti risposte, in cui figura pure il Rieti che spera di prenderlo in gestione.
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