Rieti, ex dirigente del Comune in attesa da anni del risarcimento delle spese legali

Comune di Rieti
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 00:10

RIETI - Scoppia il caso di Claudio Broggi al Comune di Rieti. L’architetto ed ex dirigente del settore Urbanistica, ora in pensione, reclama infatti da ormai oltre tre anni il pagamento delle spese legali sostenute nel 2010, quando fu convocato in audizione dalla Corte dei conti per le indagini relative al presunto, mancato adeguamento degli importi dovuti per il pagamento degli oneri concessori al Comune (la cosiddetta legge Bucalossi). Prosciolto con formula piena a indagini non ancora concluse, Broggi aveva quindi fatto appello alla legge che per i dipendenti delle amministrazioni statali prevede il risarcimento delle spese legali sostenute in un procedimento riguardante l’attività amministrativa e dal quale si sia stati prosciolti o assolti con formula piena. Una procedura che nel corso degli anni ha interessato amministratori, dirigenti e dipendenti di Palazzo di Città e che da tre anni Broggi chiede venga applicata anche per lui, dirigente comunale all’epoca dei fatti e coinvolto in una questione riguardante l’attività amministrativa del Comune.

Le tappe
La prima richiesta di Broggi risale infatti al settembre 2018, quando l’ex dirigente chiese al Comune l’accesso agli atti riguardanti la sua vicenda e l’avvio della procedura per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, così da saldare quanto dovuto al suo legale.

Richieste reiterate più volte nel corso dei mesi e degli anni successivi, con ripetute messe in mora: così, dopo non aver mai ricevuto alcun genere di risposta (né, tantomeno, di risarcimento) dal Comune, a portare alla luce la vicenda Broggi è ora l’interpellanza a risposta scritta presentata dai quattro consiglieri del gruppo di opposizione di Rieti Città Futura (Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Alessio Angelucci e Mauro Rossi), rivolta al sindaco Antonio Cicchetti e al consiglio comunale, per chiedere conto della disparità di trattamento subìta da Broggi rispetto ai dipendenti e agli amministratori di Palazzo di Città incappati in vicende simili a quella dell’ex dirigente. «L’elusione delle procedure relative al riconoscimento dei debiti fuori bilancio potrebbe configurarsi omissivo per la corretta redazione del bilancio - scrivono i consiglieri di minoranza - nonché per la tutela della trasparenza dell’agire amministrativo nei confronti della comunità». Tra i casi più noti di risarcimento delle spese legali affrontate da appartenenti al Comune di Rieti, il gruppo di opposizione cita quello dell’ex sindaco Giuseppe Emili, che nel 2015 fu invitato a depositare le proprie deduzioni relative a un procedimento aperto dalla Corte dei conti della Regione Lazio. Il procedimento fu poi archiviato e, attraverso il proprio avvocato difensore, Emili ottenne il regolare rimborso delle spese legali da parte del Comune di Rieti, dopo che quest’ultimo aveva ricavato i fondi necessari appostandoli nei debiti fuori bilancio. Insomma, né più né meno di quanto richiesto dallo stesso Broggi. I dieci giorni previsti per la risposta all’interpellanza presentata da Rieti Città Futura scadranno il prossimo 20 gennaio.

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