Bezos non ha portato progetti per Firenze ma certo ha apprezzato il pranzo nella sala degli Elementi del museo di Palazzo Vecchio, la visita al percorso del Principe e al Corridoio Vasariano (tra l'altro chiuso da due settimane alle visite), con Renzi improvvisato 'ciceronè come già aveva fatto con altri importanti ospiti, a cominciare da Angela Merkel. E del resto il premier ha sempre dimostrato di apprezzare l'attività del gruppo creato da Bezos nel 1993, arrivando a chiedere a uno dei suoi manager, Diego Piacentini, di occuparsi, dal prossimo 17 agosto, della digitalizzazione del Paese. «Un servizio civile che per tre anni legherà Diego al nostro Paese e che porterà uno dei migliori manager mondiali di questo settore a guidare il processo di digitalizzazione dell'Italia che cambia», spiega con un post su facebook dove dice di aver «condiviso» con Bezos «alcuni pensieri sul futuro davanti a una pappa col pomodoro e un bicchiere di rosso toscano».
In un palazzo Vecchio blindato (e non meno lo era il piazzale degli Uffizi), ma i turisti hanno potuto tranquillamente visitare tutte le altre sale del museo, Bezos ha spiegato al premier gli ultimi progetti che riguardano l'Italia dove dal 2010 ha già investito oltre 450 milioni.
Il primo è l'apertura entro quest'anno, a Torino, di un nuovo Centro di Sviluppo per mettere a punto le capacità di Intelligenza Artificiale e apprendimento automatico di Alexa, l'assistente vocale basata su cloud che supporta Amazon Echo, Echo Dot, Amazon Fire TV e Amazon Tap. Sarà il quindicesimo in Europa. Qui le nuove assunzioni non saranno tantissime, le prime 10 sono previste comunque a breve, e per Renzi il merito è «della qualità del capitale umano presente nelle università del capoluogo piemontese e del buon lavoro fatto insieme in questi mesi». La seconda novità, e qui i lavoratori assunti alla fine del percorso prevista tra 3 anni (ma l'apertura è fissata entro l'autunno 2017), saranno circa 1.200, con grande soddisfazione del premier, è il nuovo centro di distribuzione a Passo Corese, una frazione del Comune di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, a 30 km da Roma: «per soddisfare la crescita della domanda in Italia», con un investimento di circa 150 milioni di euro. È «la conferma che l'Italia e il Lazio (grazie, presidente Zingaretti!) - scrive ancora Renzi su fb - possono attrarre investimenti internazionali e creare posti di lavoro: che è la vera priorità per l'Italia».
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