Rieti, accoltellamento davanti all'officina: processo con rito abbreviato a ottobre

L'area dell'accoltellamento il 25 maggio scorso
di Emanuele Faraone
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Domenica 7 Agosto 2022, 00:10

RIETI - È stato da poco trasferito nella casa circondariale di Vazia il 55enne reatino, Pierluigi Sfarra, accusato del tentato omicidio del 76enne Giovanni Formichetti, a seguito del grave accoltellamento avvenuto, per futili motivi, lo scorso 25 maggio all’interno di un’officina meccanica di piazza Marconi a Rieti. L’uomo, che si trovava ristretto da maggio nel carcere romano di Rebibbia, è stato sottoposto a trattamenti terapeutici e ora trasferito nel nuovo carcere di Vazia, in attesa della celebrazione del processo con rito abbreviato, fissato davanti al Gip del tribunale di Rieti per il mese di ottobre. Nei confronti del proprio assistito, il legale di fiducia Massimo Costantini, del foro di L’Aquila, effettuerà contestuale richiesta di acquisizione al fascicolo di una perizia medico-psichiatrica per l’attestazione del vizio totale di mente, sussistente al momento del fatto e tale da incidere concretamente sulla capacità d’intendere o volere del soggetto al momento della violenta aggressione.

La vicenda. Sfarra dovrà rispondere alla pesante accusa di tentato omicidio per aver accoltellato il 76enne, al termine di un banale diverbio sorto a seguito di un normale scambio di opinioni riguardo ad alcune potenziali modifiche elettriche da poter o meno effettuare in un’autovettura.

Poi - improvvisamente - tre coltellate che vanno a segno, ferendo la vittima alla schiena, all’addome e al collo dove è stata parzialmente danneggiata l’aorta e reciso un nervo facciale con danni permanenti al volto di Formichetti. L’anziano era stato anche operato d’urgenza in quanto si era reso necessario intervenire chirurgicamente per bloccare l’ampia emorragia. Furono momenti di paura e tensione nel corso di quella rapida sequenza che si era consumata in pochi istanti, richiamando poi l’attenzione di passanti increduli e dei titolari delle attività commerciali limitrofe tra urla e parapiglia. Il 76enne era stato visto uscire a fatica, ma sulle proprie gambe, completamente insanguinato e con il palmo della mano premuto sul collo per bloccare la vistosa emorragia. Subito allertati erano giunti sul posto i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Rieti che, in pochi minuti, avevano rintracciato l’aggressore poco distante dall’officina, mentre era al telefono con il proprio avvocato. Formichetti venne subito soccorso dai titolari dell’attività commerciale e fu poi trasportato d’urgenza, in codice rosso, presso l’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. Ora, a ottobre, il giudizio abbreviato e la richiesta di una perizia per la valutazione delle facoltà mentali del 55enne al momento della violenta aggressione.

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