«Il forno crematorio è una opportunità per tutto il territorio»: il sindaco di Contigliano rilancia sul tema

Ma a Rieti il progetto non è stato preso in considerazione

L'area individuata
di Emanuele Laurenzi
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Sabato 19 Agosto 2023, 00:10

RIETI - «Un’iniziativa privata che può giovare al nostro territorio. Una proposta che valuterò con attenzione insieme alla cittadinanza». Paolo Lancia interviene dritto sul tema del giorno a Contigliano e, più in generale, nell’intera provincia di Rieti: la costruzione di un tempio crematorio nel paese di cui è sindaco. Una notizia anticipata ieri da Il Messaggero, che ha acceso il dibattito su un tema che è sempre caldissimo, come dimostra quanto accaduto in tempi relativamente recenti in ogni paese dove è stata lanciata un’idea del genere. 

«E’ un tema sul quale discuteremo quanto prima», ha spiegato Lancia, aggiungendo: «C’è stato un imprenditore che ha proposto un project financing per un’iniziativa sul nostro territorio comunale. Sonderò la popolazione, ma va chiarito che si tratta di una strada per risollevare le nostre finanze. Se si dice sempre no alle iniziative, si rischia di vivacchiare in eterno». La proposta sarebbe arrivata da un imprenditore laziale, che ragionerebbe in grande guardando all’opera di Contigliano: il nuovo tempio crematorio diventerebbe una struttura di servizio per tutta la regione e per le province confinanti di Umbria e Abruzzo. 

L’offerta. L’imprenditore non sarebbe arrivato per caso a Contigliano, ma tutto sarebbe nato da un rifiuto informale del Comune di Rieti. Il primo contatto con Lancia ci sarebbe stato a fine giugno e da lì è partita l’idea. «Ho portato una delibera di indirizzo in consiglio – spiega il sindaco – unita anche ad un’altra che riguarda il piano di sviluppo industriale. Sonderò entrambe le ipotesi, ma come prima cosa dobbiamo capire cosa viene offerto in concreto al nostro Comune. Quali risorse entreranno e quali opere verranno realizzate». Il tempio crematorio diventerebbe un’alternativa a Viterbo, ma anche a quello di Roma Prima Porta.

I volumi sarebbero importanti e, da prime stime, per il Contigliano potrebbero arrivare fondi fino a 500 mila euro annui. 

Volumi e viabilità. Prendendo come riferimento strutture di altre regioni, è chiaro che per garantire determinati introiti serviranno almeno 5 mila cremazioni annue, ovvero una media di 15 al giorno calcolando 300 giorni di operatività. Tutto si tradurrebbe in un aumento esponenziale del traffico nelle vie del paese, in particolare via della Repubblica e via Franceschini. «E’ chiaro che non possiamo pensare di contare sulle attuali strade – spiega Lancia – se si dovesse fare, dovremo puntare su una nuova viabilità e opere pubbliche competitive. Potremmo puntare a completare il raccordo tra Contigliano e la superstrada, che consentirebbe di evitare il passaggio nel paese». 

Rinascita economica. La situazione economica di Contigliano è assai complicata e, in questo quadro, è chiaro che un’opera del genere offre la prospettiva di uscire dalle difficoltà. «Dovremo capire nel dettaglio quanto viene garantito alle casse comunali – dice Lancia – e poi dovremo verificare che non ci sarà un sovrappiù del traffico. Sulla questione ambientale siamo sereni, perché si da per scontato che vengano rispettate le regole così come avviene altrove». Ora la palla passa alla popolazione, che Lancia interpellerà direttamente anche in considerazione delle imminenti elezioni fissate ad anno nuovo.

«Non è un tema di campagna elettorale – conclude il sindaco – ma è un tema che ha ben altri risvolti: la scelta sul forno, come sul distretto industriale, definisce cosa vogliamo fare e cosa vogliamo essere. Se si dice sempre no a tutto, poi si rischia di vivacchiare. Questa è un’opportunità sulla quale mi confronterò con i cittadini».

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